ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Cgil, Whirlpool e un futuro incerto: "Preoccupati, ma niente allarmismi"

Dopo le parole sul pericolo di chiusura a breve dello stabilimento senese e la replica dell’azienda, la segreteria Fiom Miniero rilancia: "Nessuno ha mai prospettato l’eventualità, avanti con la mobilitazione".

Cgil, Whirlpool e un futuro incerto: "Preoccupati, ma niente allarmismi"

Cgil, Whirlpool e un futuro incerto: "Preoccupati, ma niente allarmismi"

"La situazione è pesante, siamo molto preoccupati e chiediamo da tempo con forza l’attivazione di tutte le sinergie istituzionali per fronteggiare il problema, ma non c’è bisogno di allarmismi, tanto più in questa fase. Ci sono già abbastanza problemi da risolvere". Il tema è lo stabilimento senese di Whirlpool, a parlare così è Daniela Miniero, segretaria generale della Fiom Cgil di Siena. Due giorni fa il botta e risposta a distanza tra Cisl e azienda: Giuseppe Cesarano, segretario generale della Fim Cisl, aveva paventato il "rischio chiusura entro tre mesi", l’azienda aveva replicato che nessuno ha mai prospettato questa eventualità.

E Miniero osserva: "Ho partecipato al tavolo di Roma il 25 settembre e a quello in Regione, nessuno ha mai parlato di chiusura e a maggior ragione in tempi così brevi". Ciò non toglie che il quadro sia comunque complesso e da tenere sotto la massima attenzione. "Dall’incontro romano – afferma Miniero – è emerso che il sito di Siena continua a registrare perdite, in termini di produzione e volumi, legate a un calo delle quote di mercato. L’investimento da un milione di euro c’è stato, ma era necessario per adeguare la produzione alle normative europee".

Quindi resta la "preoccupazione", afferma la segretaria della Fiom Cgil, ma intanto viene registrato un passo avanti. "Nell’incontro in Regione – afferma Miniero – è emersa la volontà di riattivare il tavolo di crisi per il tavolo di Siena e il 9 ottobre è in programma un incontro con il sindaco. Per noi è fondamentale sollecitare un’azione delle istituzioni locali ma anche a livello nazionale. È necessario tracciare una strategia che abbia come priorità la salvaguardia totale dell’occupazione nella struttura di Siena".

L’immediato futuro: "Continueremo a tenere alta la guardia – dice Miniero – anche in attesa delle pronunce dell’Antitrust, che ha chiesto ad Arcelik di rivedere alcuni aspetti del processo di acquisizione".

La vicenda resta ovviamente all’attenzione anche delle parti politiche. "Un grido di allarme che deve essere ascoltato", si afferma in una nota del coordinamento provinciale di Siena dopo le parole della Cisl. "Il nostro tessuto produttivo non può permettersi di perdere un’azienda, ma soprattutto non può permettersi che centinaia di lavoratori perdano l’occupazione", afferma il commissario provinciale Alessandro Pallassini.

E la capogruppo in Comune Lorenza Bondi: "Siamo consapevoli che le dinamiche di una multinazionale hanno, talvolta, strade parallele rispetto alle esigenze locali. I numeri seguono la logica del mercato. Gli esseri umani quella del vivere quotidiano. È necessario trovare un punto di incontro tra questi due aspetti".