ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Cgil sul Biotecnopolo: "Troppo lavoro precario"

Il sindacato interviene sui primi passi concreti della Fondazione "Buone notizie, ma i bandi emessi non garantiscono stabilità al personale".

La presentazione del Biotecnopolo nella Sala delle Lupe

La presentazione del Biotecnopolo nella Sala delle Lupe

Il confronto politico ci sarò questa mattina in aula, quando si discuterà l’interrogazione del Pd sul Biotecnopolo (risponderà il vicesindaco Michele Capitani), quella che Alessandro Masi ha sottolineato essere la settima sul tema. Nell’atto, come anticipato nella conferenza stampa collettiva di due giorni fa, si chiede "se i ritardi accumulati in questi anni possano far perdere i finanziamenti, viste le rigide scadenze dei tempi di rendicontazione previsti, anche per l’impiego delle risorse complementari al Pnrr" e "se la sindaco abbia provato a perorare l’ormai annoso invito della commissione affari generali del consiglio comunale di Siena al presidente del Biotecnopolo per un incontro".

Ma torna a farsi sentire sul tema anche la Cgil, insieme alla Filctem, che definisce "le prime concrete azioni del Biotecnopolo una buona notizia", per un progetto su cui l’organizzazione sindacale ha sempre puntato.

Ma al tempo stesso, "proprio per la sua rilevanza per il tessuto socioeconomico del territorio e per l’altissima specializzazione delle professionalità necessarie alla sua realizzazione, questo percorso non può basarsi prevalentemente sul lavoro precario, come invece emerge dai bandi emessi per la selezione del personale". La Cgil sottolinea che "ad oggi vengono offerti contratti a tempo determinato e di collaborazione che non garantiscono la giusta stabilità lavorativa e la capacità di dare continuità ad un progetto così importante".

Un problema di fondo, per il sindacato. Perché "pensare di strutturare, attraverso risorse pubbliche, progetti di questo valore basandosi quasi esclusivamente sul precariato (di per sé poco attrattivo) non ci sembra la giusta risposta né per attrarre e valorizzare le eccellenze del territorio, né per rispondere con visione di prospettiva alla necessità di costruzione di un Distretto industriale delle biotecnologie e scienze della vita".

Un tema, quello del Distretto, che ha rilanciato anche il segretario provinciale Pd Andrea Valenti, evidenziandolo come un punto di debolezza in questa fase del Biotecnopolo. "La buona occupazione – conclude la Cgil – è la prerogativa necessaria per garantire futuro e favorire lo sviluppo e il mantenimento di eccellenze sul territorio".

O.P.