Cda Monte dei Paschi La Fondazione rassicura "Con la lista sostegno al nuovo consiglio"

Il presidente Rossi e il dg Forte: "Il piano industriale sta già ’performando’"

Cda Monte dei Paschi  La Fondazione rassicura  "Con la lista sostegno   al nuovo consiglio"

Cda Monte dei Paschi La Fondazione rassicura "Con la lista sostegno al nuovo consiglio"

Un profilo tecnico importante e condiviso da tutte le Fondazioni per "offrire supporto al nuovo cda per le sfide importanti che la banca ha davanti". I vertici della Fondazione Mps, il presidente Carlo Rossi e il direttore generale Marco Forte, spiegano così a Radiocor la ratio della lista di minoranza per il nuovo cda del Monte dei Paschi presentata due giorni fa. La lista è stata presentata dalle dieci Fondazioni che, a seguito dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi della banca, conclusosi nel novembre scorso hanno complessivamente il 2,3% del capitale, per un esborso complessivo di 62 milioni. "Ci siamo affidati a un cacciatore di teste e siamo soddisfatti dei profili che hanno individuato" spiega Forte.

La lista comprende quattro nomi per il cda ma solo il primo, il docente Giampaolo Gabbi, esperto di temi finanziari, in passato ha insegnato all’Università di Siena. Docente dello Sda Bocconi di Risk management practice, gcon ogni probabilità sarà l’unico ad entrare nel cda a quindici della banca, accanto ai dodici candidati della lista del Tesoro e agli altri due di minoranza che saranno appannaggio della lista depositata dai fondi di investimento e dalle Sgr. Il ministero dell’Economia sabato ha candidato ufficialmente alla presidenza Nicola Maione, che farebbe riferimento alla Lega mentre alla ex presidente, Patrizia Grieco, veniva attribuita l’appartenenza all’area Pd. Maione è l’unico, assieme al dirigente Mef Stefano Di Stefano, ad essere confermato nella lista del Mef. Altro consigliere confermato è Marco Giorgino, in consiglio a Siena dal 2017 (decano nel nuovo organismo così come Maione) indicato dalla lista dei fondi così come la consigliera Alessandra Barzaghi, al suo secondo mandato.

Il presidente Rossi commenta, invece, la conferma da parte del Tesoro dell’ad, Luigi Lovaglio. "La conferma da parte del Mef è una buona notizia, i dati del lavoro che ha fatto sono sotto gli occhi di tutti, il piano industriale sta performando in anticipo, il lavoro non è finito, anzi, è appena iniziato ed è bene che ci sia continuità della gestione per raggiungere gli obiettivi del piano". Il direttore Forte sottolinea che la banca, "dopo un aumento di capitale molto complesso", ora ha una sostenibilità dei costi e "una redditività prospettica". Ieri intanto il titolo Mps è andato in controtendenza cedendo il 2% a 1,84 euro.