Cause, tempi lunghissimi: "L’idea Camera arbitrale"

L’Ordine degli avvocati lancerà l’iniziativa entro l’anno, il via nel 2024. Il presidente Ciacci: "Sindaci entusiasti. Servirà per diatribe commerciali".

Cause, tempi  lunghissimi: "L’idea Camera arbitrale"
Cause, tempi lunghissimi: "L’idea Camera arbitrale"

di Laura Valdesi

SIENA

Garantisce che le controversie siano risolte in maniera veloce, efficiente e riservata. E’ la camera arbitrale di cui l’Ordine degli avvocati di Siena ha delineato i contorni in un progetto illustrato da Francesco Maccari in occasione della giornata dedicata ieri agli incontri internazionali tra toghe, moderata dall’avvocato Lucia Fabbri. "Il nostro obiettivo – conferma a margine il presidente dell’Ordine Antonio Ciacci – è di mettere a terra un vecchio progetto che non era finora stato realizzato. Lo statuto entro l’anno per partire a livello operativo nel 2024. Siamo determinati a mettere a disposizione dei cittadini questo strumento per risolvere le controversie davanti ad organi diversi dalla giurisdizione".

C’è interesse dei sindaci, tra l’altro.

"Stiamo lavorando con alcuni di loro che dispongono degli sportelli di prossimità (vedi Montalcino ma anche Montepulciano, Piancastagnaio e Poggibonsi, ndr), uffici nei quali si accede al tribunale senza recarsi a Siena. Sarebbero disponibili a fornirci locali anche per svolgere arbitrati dove c’è bisogno. Cercando di mantenere costi contenuti perché spesso è una pratica utilizzata dalle grandi società, più onerosa. Va considerato tuttavia che c’è una rapidità sconosciuta nei tribunali".

Quali sono le materie che vengono trattate dalla camera arbitrale?

"Soprattutto quella commerciale, poi ci sono anche di famiglia. In fatto di appalti è diffusissimo. Nel nostro piccolo cerchiamo, ripeto, di delineare uno statuto per lanciare l’iniziativa entro l’anno e creare un albo degli arbitri i quali danno una valutazione giuridica di ciò che recepiscono".

Perchè è emersa questa necessità?

"L’arbitrato apre e chiude la vicenda. A Londra, ci dicevano i colleghi, in 28 giorni risolvono le grandi controversie. Se qui impieghiamo anche tre mesi è un successo. Cercheremo di diffondere l’esistenza di questa possibilità anche nei comuni della provincia dove appunto c’è lo sportello di prossimità e dove si può riavvicinare il cittadino alla giustizia sotto vari profili, anche dal punto di vista della distanza alla luce dell’abolizione dei piccoli tribunali".

Una bella opportunità anche per gli avvocati.

"Certamente. E, ripeto, per i cittadini quanto a rapidità della risoluzione delle controversie. Ci sono cause civili che durano, 5 ma anche dieci anni, esecuzioni immobiliari oltre dieci. La gente si disamora. E poi è anche un problema di democrazia: se non fornisci giustizia che Stato di diritto è? E se la fornisci a distanza di decenni che giustizia è?"