di Laura Valdesi
SIENA
Una storia nella storia il palio vinto da Dino Pes a Castel del Piano con il grigio Uan King. Professionale, prima di tutto, visto che è tornato in questa contrada dopo 22 anni, regalando il successo a chi aveva creduto in lui quando ancora non era Velluto. E non aveva scritto tante volte il suo nome nell’albo d’oro dei palii d’Italia. Una storia anche personale e di affetti, se si pensa che un ragazzo del suo paese non c’è più. E’ volato in cielo troppo, troppo presto. "A lui dedico questa vittoria – dice commosso Dino Pes portato in trionfo –, certo ha guardato Uan King con occhi speciali". Racconta che si chiama Luca Arca ed è il nipote dell’allevatore del grigio con cui ha appena conquistato il suo primo palio a Castel del Piano. "Ma anche di Qui pro quo, insomma dei cavalli che mi hanno regalato tante soddisfazioni. Questa vittoria, ripeto, è per Luca".
Una corsa, tanti i senesi presenti, tutto sommato lineare. Anche se al canape sono andati in tre per l’infortunio del cavallino Astoriux, che a luglio era finito nella stalla del Nicchio, toccato in sorte al Poggio. Così gli equilibri e le strategie, già cambiate a seguito dello stop di Sanna e Siri rispettivamente dopo l’Assunta e Asti, sono ancora mutati. E si è intuito che il vento soffiava forte verso il Monumento che attendeva di emozionarsi e gioire ancora dal 2013 quando lo fece grazie a Giuseppe Zedde su Istrix. Nella rivale Borgo c’era Sebastiano Murtas su Tempesta da Clodia che si è trovato solo visto che era evidente la sinergia fra Pes e Giuseppe Zedde, questa volta nelle Storte su Veranu, vittorioso un anno fa. Dopo un balletto fra i canapi senza che nessuno prendesse l’iniziativa, il richiamo a tutti e tre i fantini del mossiere Andrea Calamassi, sono partiti. Subito in testa Pes mentre alle sue spalle si piazzava Zedde che non ha consentito a Murtas di mettere la freccia e passare per andare a ’caccia’ della rivale. E’ finita così, con l’esultanza di Dino Pes che ha salutato il capitano alzando il frustino.
"Ci credevo moltissimo in Uan King– racconta –, quando mi hanno chiamato sono stato felice. Voglio fare un plauso ai proprietari e a chi nel corso del tempo l’ha avuto in scuderia per come l’ha cambiato, riuscendo a trasformarlo in un cavallino tranquillo. Lo conoscevo avendolo avuto da me due anni". Poi sfoglia l’album dei ricordi: "E’ con questo giubbetto che ho fatto la prima prova della mia carriera, mi ha fatto debuttare. Ero fantino della Giraffa all’epoca, 22 anni fa. Adesso li ho ripagati di quella fiducia con un successo", spiega. Agli occhi senesi i ’giochi’ dell’ultimo palio della stagione non sono sfuggiti. E lasciano presagire che a luglio 2024, questa volta sì, Pes sarà a cavallo per Provenzano. "Vado avanti, poi staremo a vedere", dice prudente. E conclude: "Certo è che di mattoncini sul percorso ne ho messi tanti in questi anni".