Cassia, una "trappola" per passanti e ciclisti

Dopo l’ennesima tragedia parla il sindaco Riccardo Conti "Anas al lavoro, ho già chiesto un percorso ciclopedonale"

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"La pericolosità della Cassia è fuori dubbio. Per tutta una serie di motivi. Tagliando in due il nostro centro abitato, il problema è ancora più evidente. I servizi, negozi compresi, sono dalla parte opposta della zona residenziale e quindi tantissime persone, a piedi o in bicicletta, attraversano continuamente questa strada transitatissima correndo dei rischi". Il sindaco di Buonconvento, Riccardo Conti, non sottovaluta quello che tutti sanno da troppo tempo, cioè che la Cassia, nel centro abitato del paese, è una trappola. L’incidente in cui ha perso la vita martedì Fabio Giuggioli, il ciclista travolto e ucciso da un’auto, è la drammatica conferma della estrema pericolosità del tratto. Servono, alla svelta, interventi per mettere in sicurezza passanti e ciclisti.

"Anas ha in programma la progettazione di un nuovo ponte sull’Ombrone - afferma Conti -. Ho chiesto di integrare l’opera con la realizzazione di un percorso ciclopedonale che unisca il centro abitato con località Osteria. Un percorso per i residenti ma anche per i tanti viandanti della Francigena. Mi auguro diventi realtà quanto prima".

Anas, tra l’altro, ha già effettuato lavori sulla Cassia, sempre a Buonconvento, per rispondere a un altro problema: le buche.

"Tra l’incrocio con via Dante Alighieri e l’incrocio con via Giuseppe di Vittorio - conclude Conti - si è reso reso necessario un intervento straordinario di Anas, che ha competenza territoriale sulla Cassia, per il ripristino dell’asfaltatura su un tratto più volte segnalato per la sua pericolosità, specialmente per chi va in bici. Solo un primo intervento di altri già programmati". Stretta, con tante curve, avvallamenti, un traffico record, quindi pericolosissima, anche la Cassia da Buonconvento a Siena è un vero percorso a ostacoli.

Marco Brogi