di Massimo Cherubini
Sono destinati ad aumentare i disagi per autotrasportatori e automobilisti che si spostano sulla Cassia. Arrivano notizie più precise sui tempi per realizzare la nuova galleria de ’Le Chiavi’, intervento che verrà fatto sul tracciato della vecchia. Ai trecento giorni di chiusura totale se ne aggiungono 250 a senso unico alternato. I primi 150 giorni potranno transitare solo mezzi leggeri. Successivamente, gli ultimi cento giorni, anche quelli pesanti. Ma non h24, bensì con passaggi a tempo.
Così sembra man mano che si avvicina il via ai lavori, previsto entro la metà di ottobre, ma la chiusura al traffico della galleria ci sarà entro la fine di questo mese. Tanti incontri, tante preoccupazioni per disagi e aumenti di costi e tempi di percorrenza. Con un potenziale pericolo: il blocco totale, per breve tempo, del collegamento tra la val d’Orcia e la val di Paglia. Infatti mentre si lavora sulla galleria la Provincia, con tempi decisamente più ridotti, interverrà su due ponti della vecchia Consolare. "Siamo in contatto con dirigenti e responsabili dell’Anas e della Provincia – spiega Massimo Nocci presidente Cna Siena – per cercare soluzioni alle ricadute che i lavori potrebbero avere sulle nostre aziende. Dobbiamo cercare di limitare al massimo i disagi e i periodi di accavallamento dei lavori; la viabilità è già estremamente complicata di per sé, dobbiamo fare il possibile per non renderla ancora più difficile per lunghi periodi".
"Gli autotrasportatori – sottolinea Paolo Contorni presidente della Fita Cna – devono rispettare, come impone la legge, un tetto massimo di ore di guida giornaliero e hanno delle giornate in cui non possono viaggiare. Riteniamo che sia indispensabile mettere in sicurezza la zona, ma dobbiamo cercare di garantire una viabilità che consenta alle nostre aziende di poter lavorare nel rispetto delle regole".
Intanto Anas e Provincia hanno annunciato la costituzione di un tavolo di concertazione per coordinare questi interventi. "Confidiamo – si legge nella nota della Cna – che la concertazione tra gli enti possa garantire la migliore soluzione possibile per la messa in sicurezza della zona".
"Riteniamo indispensabile che sia la parte iniziale di programmazione dei lavori che quella conseguente del monitoraggio delle tempistiche e delle eventuali varianti venga seguita dagli enti con la massima attenzione. Con l’obiettivo – si conclude la nota – di fornire comunicazioni tempestive con il coinvolgimento dell’associazione. Non possiamo permettere che una grande opportunità divenga l’ennesima penalizzazione per le aree interessate e il loro tessuto economico".