REDAZIONE SIENA

Caso Scurati, il gip passa gli atti a Milano

Buccino scioglie la riserva "Incompetenza territoriale" sulla vicenda sollevata dalla pronipote di Mussolini

Non saranno i giudici senesi a chiarire se nel primo volume della trilogia su Benito Mussolini di cui è autore il professor Antonio Scurati, ‘M. Il figlio del secolo’, vincitore del Premio Strega 2019, ci sono davvero passaggi non corrispondenti a verità storiche. Come sostenuto invece in nella querela per diffamazione nei confronti dello scrittore presentata a fine 2019 dalla pronipote del Duce che vive a Sinalunga. Ieri mattina, infatti, il gip Alessandro Buccino Grimaldi ha comunicato la sua decisione, dopo l’udienza di lunedì in cui la discendente di Mussolini si opponeva alla richiesta di archiviazione formulata dal pm Siro De Flammineis. Ebbene, il giudice ha dichiarato l’incompetenza territoriale perché il libro che è diventato un best seller, è stato pubblicato da Bompiani nella collana Narratori italiani la cui sede legale si trova a Milano. Di conseguenza, è stata disposta la restituzione degli atti alla procura che rivaluterà la vicenda entrando nel merito.

"In realtà mi sembra una denuncia infondata. Un’ulteriore perdita di tempo", commentava ieri l’avvocato Lorenzo Contucci di Roma che difende lo scrittore. Che nel settembre scorso ha pubblicato il secondo volume della trilogia, ‘M. L’uomo della provvidenza’, l’attesissimo seguito del libro finito al centro dell’inchiesta nata dalla querela della pronipote di Mussolini presentata attraverso l’avvocato Paolo Lorenzini. "Nella sua richiesta il pm De Flammineis è stato chiaro – aveva detto a caldo l’avvocato Francesco Maccari, presente in udienza a Siena per il collega Contucci – sottolineando che il testo è agganciato a numerosi supporti storici e una curvatura interpretativa rientra nel libero esercizio dell’attività letteraria".

Il braccio di ferro, dunque, prosegue a Milano.

La.Valde.