REDAZIONE SIENA

Caso Regeni all’Ateneo Tra realpolitik e diritti

Il professor Riccardo Pisillo, esperto di diritto internazionale, riferisce il suo intervento alla Commissione Parlamentare

Sono stato sentito, come esperto di diritto internazionale, in un’audizione della Commissione parlamentare di inchiesta su Giulio Regeni - dice il professor Riccardo Pisillo Mazzeschi emerito di Diritto internazionale alla nostra Università -. Con il direttore del dipartimento di Scienze politiche e internazionali Gerardo Nicolosi, è nato l’incontro ‘Il caso Regeni: tra realpolitik e diritti umani fondamentali’ con studenti e pubblico". Con loro oggi, alle 16.30, aula magna del dipartimento, via Mattioli, il rettore Francesco Frati, il giornalista Giuliano Foschini; Alessandra Viviani ordinaria di diritto internazionale.

Il corpo di Giulio Regeni, martoriato, è stato ritrovato il 3 febbraio 2016 a Il Cairo; da allora la verità non è stabilita. "La commissione parlamentare d’inchiesta - dice il professor Pisillo - doveva chiudere i lavori alla fine 2020, termine prorogato anche per il rinvio a giudizio di quattro agenti della National Security da parte della Procura della Repubblica di Roma".

Violazione del Diritto internazionale sui diritti umani?

"A mio parere, l’Egitto ha violato norme importanti del diritto internazionale sui diritti umani".

Perché la vicenda continua?

"Esistono difficoltà oggettive nell’indagare su crimini commessi in territori stranieri, se le autorità locali non sono efficienti o non collaborano. La Procura della Repubblica di Roma si è confrontata con le difficoltà per la scarsa o assente disponibilità delle autorità giudiziarie egiziane".

Come è possibile che nel 2021 accada questo?

"La comunità internazionale contemporanea è unanime nel condannare la tortura come crimine internazionale ma sopravvive in molti Stati in maniera clandestina o sotto altri nomi".

Il contributo di un’istituzione come la nostra Università?

"Tenere aperto il dibattito. Spero che i nostri studenti continuino a studiare con passione il diritto internazionale e dei diritti ; a creder di poter contribuire ad una società migliore".

Antonella Leoncini