
Clemy Spinelli, la studentessa di 34 anni a cui è stata rubata la carrozzina
Siena, 25 luglio 2022 - Un gruppo formato da due o più persone minorenni. È quello che emerge finora dalle indagini della squadra Volante della Polizia di Stato che, nelle ultime ore, ha incrociato testimonianze e, soprattutto, immagini del circuito di occhi elettronici che da via Montanini arriva fino a fuori Porta Camollia.
L’obiettivo identificare gli autori del furto della carrozzina elettrica del valore di circa 7mila euro, rubata nella notte tra venerdì e sabato di fronte all’abitazione di Clementina Spinelli, da tutti conosciuta come Clemy, studentessa 34enne di origini calabresi e con problemi motori, da anni residente e ’adottata’ da Siena. La carrozzina è stata ritrovata poco fuori porta Camollia: alcune componenti elettroniche sarebbero mancanti, mentre pedana e schienale sono così danneggiati da renderla inutilizzabile. Lo sedia a rotelle elettronica costituisce un ausilio vitale per Clemy, che con problemi motori, non può altrimenti affrontare le pendenze del centro storico di Siena.
In base a quanto ricostruito il gruppetto avrebbe tentato di impossessarsi della carrozzina intorno alla mezzanotte. Scoperti e allontanati da alcuni vicini, si sono allora rifatti sotto intorno alle 4 del mattino. Poco dopo sono stati però avvistati dalla polizia che, dopo una prima identificazione, nelle prossime ore procederà ad accertare le effettive responsabilità del gruppo. La loro difesa, al momento: "Volevamo solo farci un giro". Peccato che, dopo il giro, la carrozzina sia stata ritrovata in condizioni pietose. L’ipotesi di reato, al momento, potrebbe essere furto e danneggiamento aggravati dalla minorata difesa dell’oggetto. La sedia a rotelle era stata lasciata da Clemy, in questi giorni dalla famiglia in Calabria, all’esterno dell’abitazione. Il motivo: la batteria deve restare in carica almeno 24 ore a settimana, altrimenti si danneggia.
Alcuni vicini di casa avevano il compito, grazie a una prolunga di collegarla a una presa posta nel loro appartamento. Questo spiega il posizionamento sulla strada. Per Clemy, intanto, comincia un iter burocratico non di poco conto. La costosa carrozzella infatti è stata concessa in una sorta di comodato d’uso dall’Asl della sua provincia di residenza, quella di Cosenza, valido 6 anni. Quella della giovane era arrivato solo al terzo anno. Ora l’iter per averne una nuova ricomincia da capo. "Giovedì – racconta la ragazza – mi sottoporrò a un controllo fisiatrico. Poi la Regione Calabria, dovrà decidere se ho diritto o meno a un nuovo strumento. Ma questi passaggi sono un po’ umilianti".
E poi resta l’altra domanda: chi pagherà i danni? Se qualcosa dovesse andare storto, Clemy potrebbe avere forti problemi a tornare a Siena. "Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine in queste ore. Sono ferita, ma molto determinata a combattere e non arrendermi. Ritengo che questa sia una macchia che Siena non meritava assolutamente".