Caro bollette Caputi chiede aiuti per le terme

Va cancellato un semestre Imu, sgravi contributivi. Federalberghi chiede interventi per la categoria

Massimo Caputi lancia un sos per le terme: cancellare un semestre Imu ed uno sgravio contributivo per affrontare il caro bollette. L’azionista della società Terme di Chianciano e Presidente di Federterme lancia l’allarme sul caro bollette che rischia di mettere in ginocchio il settore. "Il settore termale turistico italiano si trova a fronteggiare un aumento senza precedenti dei costi delle commodity energetiche, che sta mettendo a rischio la sopravvivenza di molte imprese in un momento reso drammatico da oltre due anni di pandemia. Il Governo e il Parlamento hanno già adottato diverse misure finalizzate a ridurre l’impatto del costo-energia sulle imprese, ma siamo convinti che ci possano e devono esserci ulteriori interventi migliorativi altrimenti per il nostro settore sarà una vera bastonata. È necessario, pertanto, se si vogliono salvare le terme, il turismo, e tutta l’economia che ruota intorno al sistema – ha sottolineato Caputi – rivedere alcune misure tra cui i periodi di riferimento per il calcolo dei crediti d’imposta per l’acquisto, sia dell’energia elettrica che del gas, la soglia di accesso all’agevolazione Imu dovrà essere riconosciuta a tutte quelle aziende che abbiano subito una diminuzione del fatturato, nel primo trimestre 2021, di almeno il 30%. Infine, deve essere eliminato il limite massimo dei 15 dipendenti per poter beneficiare delle ulteriori otto settimane di integrazione salariale entro il 31 dicembre 2022, prevedendo in parallelo uno sgravio contributivo per quanti invece non faranno ricorso agli ammortizzatori".

All’appello di Federterme si unisce anche quello di Federalberghi che tra l’altro ha chiesto di rimodulare la misura che riconosce agli alberghi un credito d’imposta pari al 50% della seconda rata Imu 2021: al fine di evitare che soggetti interessati da perdite rilevanti si trovino esclusi dal beneficio, Federalberghi ha chiesto di modificare la soglia di accesso, portandola quanto meno al 30%, di consentire che il calcolo tenga conto dei diversi periodi di stagionalità e di riconoscere l’incentivo anche a coloro che non sono riusciti a pagare la seconda rata". Federalberghi ha richiesto anche una proroga delle moratorie sui finanziamenti in essere e un’estensione delle garanzie sui nuovi finanziamenti oltre il termine attuale del 30 giugno 2022. Insomma il caro energia rischia di mettere definitivamente in ginocchio il territorio di Chianciano, profondamente indebolito da una crisi senza precedenti.

Anna Duchini