
Domenica ’Sboccia l’estate 2025’ offre spazio (ore 21,30 a ingresso libero) al progetto ’Siena Vox Una’ ovvero «Una città che canta»
Nella vita di ogni appassionato di musica, viene il giorno in cui ci si innamora dei Carmina Burana di Carl Orff. Si resta affascinati da quella partitura ipnotica, amabilmente medioevaleggiante, da quella profonda riflessione sulla fortuna che governa il mondo. Piazza del Campo accoglie i celebri 24 testi dove tutta l’umanità resta compressa fra slanci corali di sicuro effetto. Domenica il calendario comunale di ’Sboccia l’estate 2025’ offre spazio (ore 21,30 a ingresso libero) al progetto ’Siena Vox Una’ ovvero ’Una città che canta’ nell’esecuzione, appunto, dei Carmina Burana di Carl Orff. Una co-produzione Unione Corale Senese ’Ettore Bastianini’ in collaborazione con Amat, nella direzione di Francesca Lazzeroni.
"Un progetto che viene da lontano – afferma il presidente Alessandro Masi – che mette insieme la volontà di festeggiare i 90 anni della Corale, mettendo insieme altri cori del territorio e una serie di musicisti provenienti dal jazz". In effetti il manifesto parla come un assoluto crocevia di intenzioni, ispirazioni e volontà produttive. Troviamo infatti rappresentanti della Corale Piccolomini, Clara Harmonia, Intonati e Stonati, Siena Canta, Vocal Ensemble, Liceo Musicale Piccolomini. Con i solisti Costanza Renai, Claudio Mugnaini e Floriano D’Auria. Più una Jazz Ensamble e cori bianchi di Siena, Poggibonsi e Radda.
"Un invito alla città – afferma il direttore Francesca Lazzeroni – a partecipare a questo incontro, affinché possa usufruire nel Campo di questa ricercata qualità, che non trascura l’impegno sociale, autentico, con un sentito ringraziamento in primis all’Amministrazione Comunale che ci offre questa opportunità, la realizzazione di un sogno. L’opera giusta per un composito altrettanto giusto coro. ’Siena Vox Una’ – prosegue Lazzeroni – è un progetto di coesione sociale e artistica. L’opera necessità proprio di questa partecipazione impegnativa per una realizzazione integrale dell’opera. Una complessa produzione a cui si è cominciato a lavorare dallo scorso anno. Sul palco un coro unico formato da 118 adulti, 15 bambini e 6 orchestrali. In più cinque brani originali scritti da Francesco Petreni che introducono e intervallano la partitura di Orff. Ci sarà modo, attraverso la presenza dei musicisti jazz, di ricordare la figura del maestro Alessandro Giachero, indimenticato musicista ed insegnante".
"Cantare in coro è un atto di volontà – aggiunge Masi – che qui diventa una festa per tutti. Un sentito omaggio proprio alla coralità cittadina".
I Carmina Burana sono una delle poche icone classiche del XX secolo, per il loro linguaggio "popolare", nel senso migliore del termine. Quello che spinge la stessa Francesca Lazzeroni a sentirsi fiera, prima di parlare della veste artistica, di aver lavorato su uno straordinario insieme di voci "dentro un unico coro".
Massimo Biliorsi