Carla Magnoni, il suono dolce delle parole

La cantautrice di Chiusi debutta con l’album ’Cento passi avanti’. Nove brani scritti da lei e arrangiati da Valter Sacripanti

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di Michele Manzotti

"Mi considero un autore un po’ fuori moda... nel senso che mi piacciono i concetti espressi che lasciano però aperta la via ad altre varie ed eventuali letture, mi piace sempre mettere del pensiero nei miei testi, mi piace dare un peso ad ogni parola. Adoro la lingua italiana e sono (o spero di essere) tra quegli autori che oltre che al significato ricercano il suono delle parole. Non sono una cultrice dell’usa e getta, nella mia vita come anche nella musica. Mi piace lavorare, investire, lasciare decantare, credo che la musica abbia bisogno di tempo come alcuni vini, per maturare. Tutto questo è assolutamente fuori moda, lo so, ma per me l’importante è essere coerente con quello che sento".

Dopo l’uscita dei singoli Notte insonne e Quello che non sai fare, Carla Magnoni debutta con l’album Cento passi avanti. Originaria di Chiusi, cantautrice, pianista, autrice, arrangiatore, Carla Magnoni scrive per sè e per gli altri. Il disco d’esordio si avvale della produzione artistica di Valter Sacripanti, contiene nove brani scritti da Carla e arrangiati con Sacripanti. Partecipano anche musicisti prestigiosi come Giuseppe Barbera, Giuseppe Tortora, Mario Gentili, Riccardo Ciaramellari, David Pieralisi.

"Sono tutti grandi musicisti, con eccellenti carriere ed esperienze alle spalle. Sono stata molto felice che abbiano accettato di suonare nel mio disco perché con il loro talento hanno dato sicuramente un valore in più a tutto il lavoro.

La musica suonata è un’altra cosa un po’ fuori moda, invece quando un musicista suona, nel brano non compare solamente una bella chitarra o un bel pianoforte ma viene aggiunta una personalità, esperienza in più, vita. Soprattutto quando il musicista è bravo non mette solamente uno strumento in una canzone ma mette se stesso".

Tra le tracce migliori, nella effervescente tradizione del cantautorato italiano visto in modo originale, segnaliamo la melodia di Autunno fra i capelli, l’ironia della già citata Notte insonne, la ballata ’Oltre il bene e il male’, forse il momento migliore dell’album, e ’Digli che è finita’ contro la violenza sulle donne. Un esordio che lascia ben sperare per il futuro.