Caria trionfa a Ferrara "Telefonate da Siena So giocare in ’squadra’"

"Che Palio vedo dopo l’estrazione a sorte di Provenzano a Siena? Orientato verso qualche Contrada importante che non vince da tempo. Però non tutti riusciranno a divertirsi,

c’è chi sì e chi no", risponde Francesco Caria, detto Tremendo, fresco vincitore del palio di Ferrara, appena rientrato a Siena con la cavallina Bagoga che gli ha regalato il quarto successo in piazza Ariostea, il terzo per San Giacomo. Sua moglie non era presente sabato sera a Ferrara ma Caria le ha dedicato il successo. "E’ molto contenta, sa i sacrifici che facciamo insieme. La vittoria di un palio ripaga di tana fatica", spiega.

Hai detto a caldo che hanno fatto di tutto per fartelo perdere, però, il palio di Ferrara. Il riferimento è alla mossa?

"Grandi vantaggi non li ho avuti, penso che si sia visto. Una partenza complicata: sono in grado di capire chi ha fatto il suo e chi no. Chi ha rispettato i patti".

Quante telefonate da Siena? "Qualche messaggio e anche qualche telefonata che mi ha fatto piacere".

Magari importanti in vista del Palio?

"Tutte sono importanti, mai dire mai".

Dopo i successi di Tittia si è formata un’altra squadra a lui contrapposta?

"Le squadre ci sono sempre state, bisogna capire però quali sono gli attaccanti".

Caria gioca bene in squadra? "Penso di essere all’altezza di giocare anche in compagnia, ho dimostrato che mi adatto alle situazioni".

Veniamo alle prove di notte. Una cavalla per il futuro che galopperà all’alba: monterai altri soggetti?

"Di sicuro quelli di Gianni De Santis con cui ho fatto Monticiano". Cosa diresti alle dirigenze di Siena? "Nulla, c’è da far vedere e basta".

La.Valde.