
Caria, il palio del riscatto: "Dedicato a Lorenzo Viti"
di Laura Valdesi
SIENA
"Ciao Lorenzo, un bacio". E poi volge gli occhi al cielo. L’ha detto a caldo ai contradaioli, l’ha provato forte nel suo cuore. "Ci ha aiutato da lassù", ribadisce Francesco Caria, dominatore e vincitore ieri del palio di Fucecchio per Porta Raimonda che aspettava il trionfo dal lontano 1999. Il fantino si riferisce a Lorenzo Viti, storico veterinario anche del Palio di Siena nel Valdimontone, fucecchiese e contradaiolo proprio della Raimonda. Si era spento, dopo una malattia, poco più di un mese fa. Anche a Mociano venne fatto un minuto di silenzio per ricordarlo prima dei galoppi di addestramento. Una rivincita per Caria, dopo tante amarezze per non essere più riuscito ad indossare qui un giubbetto negli ultimi sette anni. Un successo senza sbavature che potrebbe spalancargli nuovamente le porte di Piazza del Campo, anche in questo caso sarebbe un ritorno. L’ultima Carriera era stata l’Assunta 2019 nella Chiocciola. A Fucecchio il fantino ha ripagato la fiducia che il capitano gli ha dato, senza esitare nel fargli montare la forte cavalla della scuderia di Giuliano Sampieri, allenata da Gabriele Puligheddu: Blue star. La mezzosangue, 7 anni, che in ippodromo ha già vinto più corse e ottenuto tanti piazzamenti, al termine della galoppata sembrava aver fatto una passeggiata.
Eppure il palio è stato combattuto. Eccome. A favorire forse una maggiore gestibilità della mossa da parte di Andrea Calamassi, il fatto che ci fosse solo una coppia di avversarie, Stefano Piras su Ceccobiondo (Massarella) e Antonio Siri su Zio Fester (Torre). Le altre uscite di scena in batteria. Calamassi chiama dentro Dino Pes su Zia Zelinda (San Pierino) , quindi l’altro grande favorito, Valter Pusceddu su Zinzula sedilesa (Cappiano), poi Gavino Sanna su Sultano (Borgonovo), Giuseppe Zedde su Zenia Zoe (Querciola), i rivali Piras e Siri, infine Caria su Blue star. A dare la mossa Carlo Sanna su Vanadio (Sant’Andrea). Quando è buona va via bene Gavino, si vede la classe e l’esperienza di Zedde che prova a prendere la testa ma dall’esterno arriva Blue Star che mette la freccia piazzandosi davanti. E’ battaglia dietro, rimonta e ci prova a tutta manetta Pusceddu, si fa vedere Zia Zelinda. Ma ieri non ce n’era per nessuno. Anche la ’costruzione’ di palio ha funzionato e si è capito. Pusceddu alla fine è secondo, terzo Carlo Sanna su Vanadio, quindi Piras.
"Ci tenevo tantissimo a vincere, il capitano mi ha rimesso in gioco e io l’ho ripagato", continua a ripetere Caria. Dedicando il successo anche al fantino Stefano Cherchi, morto a inizio aprile dopo un infortunio e al padre di un amico in Sardegna, recentemente scomparso. A chi crede in lui. E’ la vittoria della rivalsa e degli affetti. Che strizza l’occhio a Siena.