REDAZIONE SIENA

Cardiochirurgia alle Scotte, torna Chiavarelli

La sentenza del Consiglio di Stato annulla il concorso per la direzione del reparto. Nel 2018 lo aveva vinto il professor Montesi

Il confronto legale va avanti da anni, originato da una riorganizzazione del 2011 successivamente confermata. Ora il Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata il 28 dicembre, ha messo la parola fine al contenzioso sulla Cardiochirurgia del policlinico di Santa Maria alle Scotte: l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese dovrà affidare la direzione del reparto al professor Mario Chiavarelli, cancellando di fatto il concorso che nel 2018 aveva portato a Siena il professor Gianfranco Montesi.

L’azienda ha tempo trenta giorni per adempiere al provvedimento, in caso contrario scatterà il commissariamento ad acta affidato al prefetto Maria Forte. Nessun commento ufficiale sulla vicenda da parte dei vertici delle Scotte, viene solo fatto sapere che l’Azienda è al lavoro per dare conseguenza al provvedimento della magistratura amministrativa entro i termini disposti. È l’epilogo di un caso assai complesso che ha solo nell’ultimo biennio ha visto il pronunciamento per due volte del Tar e per due volte del Consiglio di Stato.

Tutto nasce nel 2011 (all’epoca era dg Paolo Morello), quando viene deciso l’accorpamento della Uoc Cardiochirurgia con la Uoc Aorta toracica, dando vita alla Uoc Chirurgia del cuore e dei grandi vasi. Anche questa decisione viene contestata in sede giudiziaria, ma le sentenze danno ragione alle Scotte. Il professor Chiavarelli chiede però nel 2016, in base alla legge, di essere assegnatario del posto di primario, ma l’Azienda decide di procedere con una nuova riorganizzazione, istituendo la Uoc Cardiochirurgia e varando il concorso per la selezione del dirigente. Nonostante i ricorsi del professore escluso, le procedure vanno avanti e dal 2018 l’incarico è assunto dal professor Montesi, in arrivo da Careggi e vincitore del concorso.

La disputa legale si incentra anche sui numeri delle prestazioni, ma il tema principale diventa quello dell’autonomia dell’Azienda: il concorso poteva essere bandito oppure doveva essere rispettata la richiesta interna? Alla fine il Consiglio di Stato ha riconosciuto la validità delle motivazioni del ricorrente, in base al decreto legislativo 521 del 1999 che stabilisce come ai professori di prima fascia sia conferito un incarico di struttura semplice o complessa, o in alternativa la gestione e il coordinamento di varie attività. Per questo, sentenzia il Consiglio di Stato, "il primo giudice non ha affatto disconosciuto l’esistenza di una discrezionalità riconosciuta dalla legge all’Amministrazione… ma ha ritenuto che nel caso di specie, in virtù dei pregressi giudizi intervenuti tra le parti, tale discrezionalità si fosse in concreto esaurita, e che pertanto all’Amministrazione non residuasse altra scelta che nominare l’odierno appellato alla direzione dell’Uoc Cardiochirurgia".

Orlando Pacchiani