di Laura Valdesi
Il caso scoppia a metà mattina. Quando una madre racconta sui social che suo figlio, come altri giovani, sabato sera è tornato a casa senza giubbotto dopo una festa in Tartuca. Siccome quello indossato dal ragazzo aveva un particolare valore affettivo, essendogli stato donato dalla nonna che non c’è più, chiedeva che se qualcuno per sbaglio l’aveva preso sarebbe stato bello riaverlo indietro. E’ stato come accendere il ’fuoco’: decine i messaggi delle mamme che raccontavano di giubbotti e cappotti spariti. Alcune decine, addirittura. Chiedendo cosa si poteva fare e se era il caso di rivolgersi alle forze dell’ordine per segnalare l’accaduto.
"Sabato sera c’era una serata di musica dedicata ai più giovani – spiega più tardo il priore della Tartuca Antonio Carapelli –, con diversa gente. C’è stato qualche scambio di giacchetti ma sia il presidente di società che il consiglio di Castelsenio stanno contattando le persone per la restituzione alle mamme. Ne sono ’avanzati’, per così dire, diversi". Un piccolo incidente di percorso, dunque, nessun raid da parte di qualcuno che ha pensato bene di scegliere capi di marca e portarli via. "La restituzione è tuttora in corso, speriamo di arrivare a ridare agli interessati tutti gli indumenti persi. Alcuni genitori sono già venuti a a riprenderli e gli altri possono contattare il presidente di Società per vedere i giacchetti e verificare se sono i loro", aggiunge Carapelli. Che lancia anzi un appello affinché "se qualche genitore si accorge che il figlio lo ha scambiato si faccia avanti", sottolineando "come durante questi appuntamenti, ormai in tutte le Contrade, oltre al controllo esercitato dagli adulti c’è quello del servizio di vigilanza. Di conseguenza, se c’è qualcuno che desta perplessità o sospetti non viene fatto entrare".