Palio, capitani finalmente coraggiosi. Cavalli: le rivali dicono sì ai big

Gettato il cuore oltre l’ostacolo dopo il polverone di Provenzano sui troppi debuttanti. Trecciolino resta alla finestra, anche Tempesta e Bellocchio non trovano un giubbetto

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Siena, 14 agosto 2022 - Tanto tuonò che piovve. Non solo perché il temporale c’è stato davvero mettendo i bastoni fra le ruote alla giornata più lunga e complicata del Palio, facendo saltare la prima prova. Ma anche perché quanto accaduto per Provenzano evidentemente è stato ’somatizzato’ dalle dirigenze. E i capitani, compresi quelli che hanno la rivale in Piazza, hanno lanciato il cuore oltre l’ostacolo inserendo nel lotto anche Remorex e Violenta da Clodia, dopo averli visti in batteria al canape. Pronti a giocarsela, puntando magari entrambe ad un Palio in attacco o, come si è visto da alcune monte, in chiara difesa. Tenendo sempre ben presente, il sindaco Luigi De Mossi l’ha ripetuto all’infinito nelle ultime settimane pur non incidendo sulle libere scelte delle dirigenze, che bisogna tutelare la Festa.

E’ rimasto alla finestra Trecciolino che voleva provare a conquistare il 14esimo Palio. Dovranno aspettare il prossimo anno anche Tempesta e Bellocchio, entrambi invece con un giubbetto a luglio. E anche esordienti che speravano di avere una possibilità come Federico Guglielmi.

Una Carriera che sarà un bel banco di prova non solo per i capitani ma anche per il mossiere che rientra dopo la pandemia ed è la prima volta, racconta, che si trova ad affrontare una Tratta slittata. "Finora c’è stato un Palio corso il giorno dopo ed un altro nel quale saltarono tre prove", spiega. Gli imprevisti di ieri sono stati banco di prova anche per la macchina amministrativa che ha tenuto botta, riuscendo a serrare i tempi nonostante lo slittamento in avanti. Anche se non sono mancate le proteste, giunte a La Nazione, per il mancato montaggio del palco delle comparse dove si sistemano i cittini delle dieci Contrade a vedere le prove. Da stasera tornerà al suo posto. Gli operai del Comune, fanno sapere da Palazzo Pubblico, sono 60 e hanno lavorato ieri dalle 5,30 per sistemare il tufo al meglio. Sarebbero servite oltre tre ore anche per montare il palco, senza contare il fatto che serve poi l’ok della commissione di vigilanza. Peccato, comunque, perché c’è stata ieri grande partecipazione dei contradaioli. Tantissimi a pranzo insieme nei rioni in attesa di un’assegnazione ritardata e singolare. Come sembra essere l’annata della ripartenza.