Campanine delle Contrade, sos degli artigiani: "Prenotatele o addio tradizione"

Sos lanciato da due laboratori della città scalda il cuore dei senesi: "Pioggia di chiamate. Commosse"

Sonia e Giada Staccioli nel loro laboratorio nel centro storico

Sonia e Giada Staccioli nel loro laboratorio nel centro storico

Siena, 20 novembre 2020 – «Gli artigiani che realizzano le campanine delle Contrade sono pochissimi in città. Se non ci date una mano quest’anno, c’è il rischio che il prossimo sia troppo tardi. E addio tradizione». Così Sonia e Giada Staccioli, che l’arte ce l’hanno nel sangue visto che lavorano nel laboratorio aperto dal padre nel 1984, hanno lanciato la sfida. E con Elisabetta Ricci, che ha un punto creativo in Diacceto, hanno lanciato un comune appello. Via whatsapp ad amici e conoscenti, sui social e sul giornale. «Quest’anno non ci sarà Santa Lucia, il mercatino tradizionale in cui bambini e adulti comprano le campanine della propria Contrada realizzate in una versione diversa ogni stagione. Gli artigiani chiedono l’aiuto della città. Un piccolo gesto oggi può garantire un futuro ai nostri laboratori e alla magica tradizione di Santa Lucia: prenotate la vostra campanina». 

Un sos che ha scaldato il cuore dei senesi. «Mi ha commosso la risposta della gente, non solo in termini di partecipazione ma anche per il sostegno morale. Una speranza perché la paura di tutti è quella per il futuro. Il calore delle persone ci spinge ad andare avanti, sebbene sia dura. Hanno chiamato persino senesi che non vivono più qui. In fondo, un pezzo di città viene conosciuto nel mondo anche grazie al nostro lavoro», rivendica Elisabetta Ricci de ‘Il Pellicano’. Fioccano insomma le prenotazioni, in attesa di quelle (che arriveranno) delle Contrade. 

«Faremo sapere a tutti come avverrà la consegna rispettando le regole imposte dall’emergenza sanitaria – si inseriscono Giada e Sonia Staccioli di ‘Bianco e nero’ – ; ci piacerebbe tanto, se il Comune lo consentirà, poter mettere un banchino davanti al negozio il giorno di Santa Lucia dove dipingere le campanine. Darebbe un senso di normalità e di luce a questo momento buio».

Un migliaio i pezzi realizzati nelle ultime settimane da entrambi i laboratori. Poi la doccia fredda: annullato il Mercato nel Campo di inizio dicembre e quello di Santa Lucia. «Nel 2019 il maltempo rovinò tutto ma siamo riusciti a reggere – proseguono Giada e Sonia  –, il Covid 19 ci ha spezzato le gambe. Non vogliamo chiudere adesso l’attività perché se lo facciamo non riapriremo più. Vendere le campanine, da sempre ancora di salvataggio per superare l’inverno senza turisti, sarebbe ossigeno prezioso». Oltre che un rito che si ripete per i senesi. Decontestualizzato ma avrà il sapore della tradizione che il virus non riesce del tutto a cancellare. In attesa di tempi migliori.