Cacciano nella riserva naturale: denunciati

Nei guai due 40enni. Si erano appostati usando piccioni vivi come richiamo: blitz della Provinciale

Polizia provinciale

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Chiusdino (Siena), 21 dicembre 2019 - Cacciavano in una delle riserve naturali più belle del Senese, quella dell’Alta Val di Merse. Un’area incontaminata di grande valore ambientale e faunistico se solo si pensa che rappresenta l’habitat perfetto per specie protette quali il gatto selvatico e la martora. Una zona che viene scelta, proprio per le sue caratteristiche, dalla tranquillità dei luoghi alla presenza di alberi molto vecchi, per la sosta invernale da molte specie migratorie, fra cui i colombacci. Ebbene proprio a questi ultimi puntavano i due ‘furbetti’ che sono stati denunciati alla procura dalla Polizia provinciale per caccia abusiva. Si tratta di due quarantenni, uno vive a Firenze, l’altro nella provincia di Pistoia.

Tutto è iniziato perché da diverso tempo gli agenti coordinati dal comandante Marco Ceccanti avevano avuto segnalazioni di cacciatori che infrangevano le regole, sconfinando appunto nella riserva naturale nella zona di Chiusdino. Erano iniziati gli appostamenti, i giri ripetuti nei boschi per cercare di cogliere sul fatto chi trasgrediva. Non è certo la prima volta che accade ma gli agenti tengono la guardia alta perché la riserva, istituita nel 1996 dalla Regione Toscana, accoglie anche cervi, daini e caprioli. Ovviamente i cinghiali.

Il monitoraggio ha avuto successo. Mentre nel primissimo pomeriggio una pattuglia stava facendo i controlli sulla strada che porta a Castiglion che Dio sol sa, nell’area di Spannocchia, luogo particolarmente isolato ma anche conosciuto per la rude bellezza, ha notato una macchina. Era stata ben nascosta nella vegetazione: se non avessero avuto l’occhio allenato difficilmente si sarebbero accorti della sua presenza.

Poco distanti c’erano due cacciatori appostati che, impiegando richiami vivi, per l’esattezza dei piccioni, sparavano ai colombacci. Ne avevano già abbattuti tre esemplari. Di qui la denuncia ma scatteranno anche sanzioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA