di Laura Valdesi
Il bosco dello spaccio, lo chiamavano. Una fazzoletto verde lungo la Provinciale 61 fra Bagni San Filippo e Abbadia San Salvatore. Ormai gli stupefacenti si comprano nel folto della vegetazione, tante le inchieste dalla Valdelsa alla Valdichiana passando per Siena che hanno confermato questa nuova moda. Lo stesso anche sull’Amiata dove peraltro i boschi non mancano. Diverse però le segnalazioni dei cittadini che vedevano in quel tratto via vai e movimenti strani. Numerosi gli interventi delle forze dell’ordine che, dopo attente indagini, avevano scoperto spacciatori e consumatori. Bingo. Un’area che, alla stregua dei boschi della Valdichiana e persino della zona del Ferratore a pochi chilometri da Siena, rappresentava la copertura ideale allo spaccio. "Sul posto sono state rinvenute batterie di auto, coperte, tende, rifiuti, persino un computer portatile e portafogli. E ancora: bottiglie, alimenti ed altri oggetti principalmente correlati alla vendita di stupefacenti", scrive il Comune di Abbadia sul profilo facebook. Annunciando che martedì è stato smantellato il "bosco dello spaccio". Un’operazione condotta grazie alla collaborazione della Tenenza della guardia di finanza di Chiusi , ai carabinieri della Tenenza di Abbadia e alla polizia municipale Amiata Valdorcia. L’amministrazione comunale si dice grata ai rispettivi comandanti provinciali, di Fiamme Gialle e Arma, ma anche del Corpo dei vigili urbani locali "per aver restituito il sito alla comunità". Ben fatto.