Biotecnopolo, Mps, procura: le poste in gioco

Tre partite complicate dal voto per le politiche. L’aumento di capitale della Banca incassa il sì di Anima. Procuratore, slitta la scelta

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Mentre c’è qualcuno che si affanna a pensare ai candidati delle amministrative del 2023, perché non coinvolto nelle elezioni politiche del 25 settembre, le partite cruciali per il territorio si complicano in vista del voto. L’unico dossier andato in porto è l’assegnazione all’Università di Siena di tre degli ’spoke’ della ricerca finanziati con il Pnrr. Fanno capo al rettore Francesco Frati per la biologia evolutiva, al professor Angelo Riccaboni per le tecnologie nell’agroalimentare e al professor Francesco Dotta per la medicina.

Il resto è in mezzo al guado. Sulla Fondazione Biotecnopolo in tanti giurano che il premier Mario Draghi abbia già firmato lo statuto ed è in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Un passo importante, ma non definitivo. Perché il Biotecnopolo e, soprattutto, l’hub antipandemico con Siena come capitale, è un progetto che deve essere quotidianamente spinto dai quattro ministeri. Unconto è avere Cristina Messa all’Università e ricerca, Giancarlo Giorgetti al Mise, Daniele Franco al Mef e Roberto Speranza alla Sanità; un altro è non sapere chi guiderà questi dicasteri.

La partita più urgente è l’aumento di capitale di Banca Mps. Giovedì il consiglio d’amministrazione del Monte approverà il bilancio semestrale e dovrebbe anche fissare la data dell’assemblea straordinaria per l’aumento. Venerdì l’ad Luigi Lovaglio illustrerà i conti alla comunità finanziaria e farà il punto sulle trattative con i potenziali nuovi azionisti. Ma è chiaro che sarà il Ministero dell’Economia, e il nuovo ministro, a dettare i tempi dell’aumento da 2,5 miliardi, con lo Stato che dovrà mettere sul piatto almeno 1,6 miliardi.

Tra le novità positive, l’intenzione di Anima Sgr di essere della partita, di rendere più solida l’alleanza industriale sul risparmio gestito con il Monte dei Paschi. Se anche Axa confermerà quest’intenzione, due partner di peso faranno la loro parte e sottoscriveranno una fetta di quell’aumento che tocca ai privati, 900 milioni di euro.

L’ultima partita è quella sulla giustizia. Siena aspetta il nuovo procuratore, a settembre il Csm dovrà scegliere i membri togati, sui laici il verdetto verrà dalle urne. Ci sono 11 aspiranti alla poltrona che fu di Salvatore Vitello, tra cui Nicola Marini che è procuratore facente funzioni. In autunno la commissione del Csm vaglierà le candidature, poi dovrà scegliere 2 o 3 nomi da sottoporre infine al plenum.

P.D.B.