"Biotecnopolo, lo statuto tra dieci giorni Patto senza liti sulla stazione MedioEtruria"

Il pomeriggio senese di Enrico Letta, deputato del collegio. Confronto con le parti sociali in Camera di Commercio, riunione con il Pd "Elezioni a Siena, serve spirito civico e coalizione più larga. Il simbolo ci sarà, prima i programmi poi la scelta del candidato"

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di Pino Di Blasio

Un ritorno nel collegio di elezione con i tempi contingentati. Un confronto proficuo con imprenditori, categorie economiche e sindacati nell’attico della Camera di Commercio, con il presidente Massimo Guasconi in veste di abile anfitrione. E poi un blitz con l’esecutivo del Pd senese e i circoli cittadini, per mettere qualche primo punto fermo sulla campagna elettorale delle amministrative 2023. Il pomeriggio senese di Enrico Letta, deputato e segretario nazionale dei Dem, è stato un blitz ma ricco di tanti spunti. E anche di notizie interessanti. La prima sulla Fondazione Biotecnopolo, la seconda sulla stazione MedioEtruria per l’Alta velocità ferroviaria, la terza sulle strategie del Pd che hanno l’obiettivo di riprendersi Siena nel 2023 con un sindaco dallo spirito civico.

La partenza di Enrico Letta è proprio con la politica e le mosse per le amministrative. "Sono convinto che ci sia bisogno di spirito civico e di un allargamento della coalizione. Lavoreremo in questa direzione. E credo che sia importante operare nei prossimi mesi senza perdere tempo per trovare la migliore candidatura che tenga insieme un campo largo e sappia parlare alla città". Niente impegni sulle primarie, invocate da tanti nel centrosinistra. "Non mettiamo il carro davanti ai buoi. Tornerò il 7 maggio a Siena - annuncia Letta - per gettare le basi del programma e avviare una discussione che, come da tradizione, è già molto animata. Questa città nel 2018 disse di averne abbastanza del Pd. Credo che abbiamo ascoltato quello che ci è stato detto dagli elettori - ha aggiunto Letta - e ora con umiltà ci mettiamo all’opera per trovare il candidato migliore che sappia rappresentare l’unità e il civismo, che riesca a tenere una coalizione larga".

Il segretario assicura che il simbolo del Pd sarà nelle schede delle elezioni 2023: "Sarà insieme ad altri simboli, nel mio caso erano elezioni suppletive ed era una situazione diversa, non sovrapponibile". E riguardo all’uscita dal partito di una decina di iscritti, Letta ha chiosato: "Spero che ci ripensino".

Più o meno gli stessi concetti che ha ripetuto alla riunione con l’esecutivo del Pd senese guidato da Massimo Roncucci, e i segretari dei circoli, per un incontro che fa da prologo all’assemblea del 7 maggio.

Per il territorio, però, sono sicuramente più importanti le parole pronunciate da Letta sui temi per il futuro. "Ho parlato con i gabinetti dei ministeri interessati (sono quattro n.d.r.) e mi hanno garantito che lo statuto della Fondazione Biotecnopolo è quasi pronto. Tra una decina di giorni, la settimana dopo Pasqua, avremo il quadro della governance e le risorse a disposizione. Un messaggio importante per Siena e per la Toscana, una prospettiva importante per lo sviluppo del territorio".

Il deputato del collegio non teme la concorrenza di altre città per l’hub antipandemico che dovrebbe nascere qui. "Siena sarà il luogo centrale del centro nazionale contro la pandemia. E’ una decisione presa e va portata avanti". La proposta di prorogare fino a fine anno gli interventi per calmierare i costi dell’energia, con gli incentivi per famiglie e imprese che stanno per scadere. E l’idea di "un assegno energia, sul modello di Spagna e Germania, per aiutare le famiglie a reddito più basso e attutire gli effetti pesanti della guerra in Ucraina" sono le idee che Letta ha esposto alle parti sociali nell’attico camerale. Infine l’impegno sull’Alta velocità.

"Parleremo anche della stazione MedioEtruria - ha assicurato il deputato del collegio - e la Camera di Commercio è la sede giusta per un accordo tra le province di Siena e Arezzo, oltre a Perugia. Dobbiamo elaborare un piano che metta insieme i numeri e i vantaggi enormi di una stazione dell’Alta velocità sul modello della MedioPadana, che ha rivoluzionato il traffico in Emilia e Lombardia. Si può costruire anche un’opera più semplice, senza Calatrava, ma con un grande parcheggio per oltre un milione di utenti potenziali. Sarà cruciale - è l’avvertimento lanciato soprattutto ad Arezzo - non litigare sul luogo della stazione. Partiamo dai piani e dai numeri degli utenti, non dalle baruffe di campanile. Altrimenti non si farà mai".