REDAZIONE SIENA

"Bidilo non è russo, su Sielna solo fake news"

La lettera dell’amministratore unico Denis Milovidov. "La tensione internazionale provoca conseguenze anche per la nostra holding"

Sono rimasti in silenzio di fronte a un’ondata crescente di servizi e inchieste sugli affari russi in Italia. A torto o a ragione, sono finiti nella lista degli investitori vicini a Mosca in Italia, quindi a rischio per le conseguenze di un eventuale blocco dello swift, della possibilità di fare transazioni bancarie estero su estero e dell’aggravarsi dei controlli e delle verifiche sui movimenti internazionali di denaro. Con un investimento attorno ai 50 milioni di euro, gli affari di Igor Bidilo e della sua holding Sielna, con una rete di 27 locali e di marchi storici come Scudieri e Nannini, sono inevitabilmente nell’occhio del ciclone. Lo erano già prima, per l’inchiesta Hidden Partner e per la rivoluzione della governance della società. Ora c’è anche il fattore Ucraina a sconvolgere i piani di Sielna e gli investimenti programmati da Igor Bidilo e dall’amministratore unico Denis Milovidov.

Tocca a quest’ultimo cercare di mettere un freno all’ondata di servizi. Milovidov sceglie la strada di una lettera aperta, annunciando una prossima conferenza stampa e non nascondendo le difficoltà e i rallentamenti registrati dai suoi progetti.

"Nell’attuale, tesa e straordinaria situazione internazionale, al fine di fare chiarezza e non alimentare speculazioni, intendo precisare la posizione mia e del socio di maggioranza Igor Bidilo. Vogliamo chiarire che il nostro massimo auspicio è il rapido ritorno alla pace. Sentiamo personalmente vicina la tragedia in corso, in quanto moltissimi nostri parenti e amici risiedono proprio in Ucraina" è il preambolo della lettera di Sielna.

"Le sanzioni imposte dall’U.E. e dalla Russia, provocano grandi sofferenze anche a persone e imprese estranee al conflitto. Decisioni affrettate, assunte sull’onda dell’emozione per interessi superiori, mettono in difficoltà il settore delle transazioni finanziarie internazionali, al momento fortemente rallentate o addirittura interrotte. Insieme al signor Bidilo stiamo lavorando alacremente con i nostri professionisti, in Italia e all’estero, al fine di consentire la regolare ripresa dei finanziamenti di cui hanno bisogno la nostra società italiana Sielna. e le sue controllate. In questa situazione imprevista e imprevedibile, chiediamo a tutte le persone interessate comprensione, pazienza e fiducia, certi del fatto che la nostra azienda, assolutamente estranea al contesto che ha determinato le sanzioni, non subirà conseguenze e adempirà a tutti gli impegni assunti". E’ la parte centrale della nota di Milovidov, che poi va al contrattacco.

"Colgo l’occasione per criticare la superficialità e l’infondatezza di alcuni servizi giornalistici e televisivi sulla nostra società e sul suo azionista Igor Bidilo - scrive l’amministratore - che è stato indicato come un amico personale del presidente russo, addirittura esponente del business russo in Italia. Assistiamo al tentativo strumentale di utilizzare fatti falsi e fake news, addirittura nel talk show in tv, i corrispondenti non si sono nemmeno preoccupati di usare le foto di Igor Bidilo, sostituendole con quelle di uno sconosciuto". L’unica foto di Igor Bidilo è quella scattata dal giornalista de La Nazione in piazza del Campo, assieme ai suoi ex partner di Sielna.

"Segnalo che il nostro azionista di maggioranza, uomo d’affari di importanza internazionale, opera in una dozzina di Paesi di vari continenti e non ha mai avuto, né ha ora, passaporto o cittadinanza russa; al contrario di etnia ucraina, come si può dedurre dal cognome tipico ucraino, è nato in Kazakistan e ha la residenza in un Paese occidentale. Non ha mai avuto particolari legami di amicizia con la leadership russa. Nei prossimi giorni pubblicheremo una dettagliata smentita e sarà organizzata una conferenza stampa a nome del signor Bidilo e della società. Infine un ringraziamento particolare va, anche in questa occasione, a tutti i nostri dipendenti che non hanno mai fatto mancare all’azienda il loro prezioso contributo. Siamo convinti e fiduciosi che la nostra situazione tornerà presto alla normalità".

Pino Di Blasio