
È la nuova puntata di una vicenda che si trascina da tempo, da quando nell’era De Mossi si decise di cambiare il vertice amministrativo della Biblioteca comunale. La sezione unica civile del tribunale di Siena, presidente relatore Michele Moggi, si è espressa nei giorni scorsi sul ricorso dell’ex direttrice degli Intronati Annalisa Pezzo (rappresentata dagli avvocati Mauro Montini e Gian Luca Lemmo), sulla sentenza del tribunale del lavoro, dando ragione al Comune (rappresentanto dall’avvocato Barbara De Mauro) e quindi alla decisione di non rinnovarla nell’incarico. Il tema era legato in particolare alla coincidenza tra l’incarico di direttrice della Biblioteca e l’attribuzione della posizione organizzativa (o meno, come sostenuto da Pezzo) e alle modalità di individuazione di Sara Centi, dipendente dell’istituzione all’epoca in comando alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e poi individuata come nuova direttrice. Per il tribunale è dimostrato che l’incarico di direttore è strettamente legato all’attribuzione di posizione organizzativa, quindi con il venir meno dell’attribuzione di questa, Pezzo non poteva restare direttrice. Inoltre, il tribunale ha riconosciuto come corrette le procedure che hanno portato alla nomina della nuova direttrice Centi. Per questi e altri motivi è stata confermata la sentenza del giudice del lavoro.