
Anche alcuni richioedenti asilo ospitati nel Cas di Bettolle quest’anno sono tra i 74 figuranti del presepe vivente che va in scena il 26 dicembre e poi il 5 gennaio
C’è chi lo ha già definito il presepe dell’integrazione, di una comunità unita, di qualcosa che va oltre le distanze e le differenze, che si parli di chilometri o del proprio credo, il tutto per abbracciare un aspetto vitale, e mai scontato, come la socialità. A Bettolle gli ultimi preparativi sono in moto, è in arrivo il primo pomeriggio particolarmente atteso, quello con il Presepe vivente recitato. L’appuntamento è per il 26 dicembre (con replica il 5 gennaio) con l’iniziativa promossa dalla Proloco Bettolle in collaborazione con la Compagnia teatrale "Bucchero" ma con tutto il paese a dare un contributo importante in modo volontario e con entusiasmo.
E, tra i 74 partecipanti, ci saranno anche un gruppo di giovani richiedenti asilo, uomini ospiti del Cas di Bettolle e donne ospiti del Cas di Asciano che hanno aderito, in modo spontaneo, manifestando interesse a questa iniziativa. Come ci viene riferito, l’inclusione dei richiedenti asilo è stata proposta e favorita da Ornella Cognetta, funzionaria della Prefettura di Siena e componente importante (è sua la sceneggiatura del Presente vivente recitato) della Compagnia "Il Bucchero", fondata da colui che ne è il regista, Piero Baccheschi.
I due Cas sono invece gestiti dalla Cooperativa Sociale Santa Caterina Onlus che ha dato la propria preziosa collaborazione al progetto con gli operatori (una persona parteciperà anche al Presepe) e la direttrice Silvia Grazi. Ciò che è emerso è la voglia di questi ragazzi di inserirsi nel tessuto in cui sono ospiti, la loro volontà di sentirsi parte di una comunità è stata dominante. Con il sorriso e con una timidezza che pian piano si è sciolta hanno partecipato alle prove di recitazione, contribuendo all’allestimento delle scenografie nel paese, volontariamente.
Giovedì faranno parte dei figuranti del presepe che animerà Piazza Garibaldi e le vie del centro storico dalle ore 16 alle 19. "Siamo 74, i ragazzi ospiti dei Cas sono 10 – spiega Monia Bianconi, presidente della Proloco Bettolle – è bello interagire, ci parliamo un po’ in inglese, in francese e con i gesti. Ci capiamo, questo è quello che conta, c’è tanta collaborazione. Lo scorso anno eravamo 48, siamo cresciuti molto, ringrazio le donne che hanno cucito così tanti vestiti e le persone che hanno dato una mano, l’evento coinvolge tutte le associazioni di Bettolle, senza di loro non sarebbe stato possibile".
Tramite La Nazione era stato lanciato un appello per la ricerca di volontari, i numeri ora sono "da record". Il Presepe della bellezza, un lavoro di squadra fatto con il cuore da tutti: appuntamento a Bettolle.
Luca Stefanucci