Bellavista, attesa per il viadotto "Strada interrotta, addio fatturato"

La denuncia dei commercianti: "Perdita del 39 per cento in un anno, la sera qui è come ai tempi del lockdown"

Bellavista, attesa per il viadotto  "Strada interrotta, addio fatturato"

Bellavista, attesa per il viadotto "Strada interrotta, addio fatturato"

di Paolo Bartalini

"Questo tratto della Cassia fra Pian dei Peschi e Bellavista è ridotto a una strada fantasma. Alle sette di sera, di inverno, pare a volte di rivivere i drammatici scenari del lockdown e del coprifuoco". Sono i titolari del panificio casalingo ’Le delizie di Vasco’ a illustrare il quadro e a evidenziare l’impatto della situazione che si è creata da quasi due anni a questa parte sia sulla mobilità che sugli affari. "Il nostro fatturato ha conosciuto un calo del 39 per cento", afferma Daniela Gigliotti che rappresenta la seconda generazione di un’azienda fondata dal padre nel 1969 con l’apertura del forno di via Borgaccio.

L’odierno quartier generale ha sede in via dei Pioppi, sul lato destro giungendo da Poggibonsi fino al punto in cui è possibile proseguire lungo la Consolare. Poco dopo, infatti, ecco l’interruzione e la deviazione all’altezza del viadotto chiuso nel settembre 2021 e demolito nell’agosto 2022. In attesa del completamento dell’iter per arrivare alla realizzazione ex novo dell’infrastruttura per la quale la Provincia ha messo a bilancio, con il recente okay del Consiglio, la somma di 10 milioni di euro a suo tempo stanziata dalla Regione.

Intanto, però, le attività si trovano in sofferenza e non esitano a lanciare l’allarme: "Potevamo contare su clienti da Castellina in Chianti, da Castellina Scalo, da Staggia Senese – spiega ancora Daniela Gigliotti, insieme con i genitori Vasco e Maria – ma adesso il movimento di persone è diminuito in maniera assai marcata qui da noi. E come se non bastasse, da qualche giorno è chiuso per ragioni di sicurezza pure il tragitto secondario della strada comunale di Lecchi. Un percorso già di per sé disagevole e ora interessato da un avvallamento dovuto alle piogge intense del periodo".

Un dato in particolare sembra preoccupare ancora più di altri aspetti i signori Gigliotti, al vertice di una struttura con tre punti vendita e otto dipendenti: "Nessuno degli enti locali – dicono in conclusione – ci ha informato sui tempi di intervento. Sarebbe invece fondamentale per le istituzioni dare conto via via degli aggiornamenti riguardo all’opera e alla sua programmazione, a beneficio delle attività della zona e degli stessi abitanti di Bellavista. Se avessimo un quadro preciso sulla durata dello stop, ci organizzeremmo rimboccandoci le maniche e facendo fronte con le nostre forze alla fase di difficoltà. Ma così è davvero un problema andare avanti".