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’Ba’o bello’, cinquantesima edizione: "Ogni sera 150 brucaioli in servizio"

Il rettore Benvenuti ha inaugurato ieri anche "Memorabilia" dedicata ai costumi del ’28 e del ’55

Mezzo secolo di ’Ba’o bello chef’. Un appuntamento storico nei giardini del Bruco che è arrivato alla cinquantesima edizione, rinnovandosi pur conservando la tradizione.

Rettore Alessandro Benvenuti, quali novità quest’anno per la manifestazione che rappresenta un punto di riferimento nell’estate senese?

"Abbiamo cambiato la logistica degli stand grazie alle indicazioni dell’apposita commissione del ’Ba’o bello’. Ovviamente restano fermi il braciere e anche la pizzeria che riscuotono sempre grandissimo successo. Proveremo comunque a fornire un servizio ancora migliore, in particolare per quanto riguarda i tempi di attesa, proprio al braciere. Siamo orgogliosi del lavoro svolto e spero che i senesi lo apprezzeranno".

Oltretutto è un’occasione per dimostrare quanto sia importante il lavoro, volontario ovviamente, dei brucaioli.

"Basta pensare che ogni sera, da ieri fino a venerdì 18 luglio, ben 150 persone garantiranno in vari ruoli il corretto svolgimento delle attività. Oltretutto, si daranno il cambio nei vari stand cosa che consentirà di contaminarci, per così dire, fra generazioni diverse. Un valore aggiunto del ’Ba’o bello’.

Per il rettore Benvenuti, eletto da poco, una bella full immersion, dal Palio con l’arrivo di Scompiglio alla festa titolare, all’estrazione a sorte per agosto anche se correte di diritto.

"Come ho detto ad alcuni, siamo decollati il giorno dell’insediamento e atterreremo ormai dopo la fine dell’estate. Non si sa dove, speriamo nel posto più bello possibile".

Giro domenica scorsa funestato dalla pioggia.

"Colgo l’occasione per evidenziare il dispiacere per non aver potuto salutare, proprio per questo, tre Consorelle: Chiocciola, Pantera e Tartuca. Anche il rientro è stato partendo dalle logge del Papa".

Si è aperta ieri anche la mostra ’Memorabilia’. Quest’anno il tema riguarda il rinnovo dei costumi di Piazza del 1928 e del 1955.

"Praticamente una rappresentazione trasversale di tutte e 17 le Contrade. Uno spaccato che ha consentito di raccogliere nel catalogo, oltre ai bozzetti, anche testimonianze sui verbali relativi al processo di approvazione all’interno delle Consorelle ma anche del Comune, evidenziando dinamiche artistiche ed economiche. Una mostra che evidenzia la cura dei dettagli che veniva già posta ai costumi quasi un secolo fa".

Laura Valdesi