Avi Coop: alta tensione. Dipendenti mobilitati

Vista l’assenza di risposte da parte dell’azienda i sindacati hanno convocato un presidio per il 20 maggio.

Avi Coop: alta tensione. Dipendenti mobilitati

Avi Coop: alta tensione. Dipendenti mobilitati

"Vista la totale assenza di risposte da parte dell’azienda, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Siena convocano un presidio di una delegazione di Avi Coop di Monteriggioni davanti alla prefettura di Siena per il 20 maggio dalle 10 alle 12". I sindacati, dunque, metteranno in atto quello che avevano annunciato qualche giorno fa, nel tentativo di imprimere una svolta alla vertenza dell’ azienda del gruppo Amadori di macellazione e confezionamento tacchini. "L’atteggiamento del gruppo Amadori è inaccettabile - protestano le organizzazioni sindacali - Chiediamo chiarezza e un piano industriale e lanciamo un appello alla cittadinanza e alle istituzioni per partecipare al presidio ed esprimere solidarietà ai 200 lavoratori". Il Gruppo Amadori, come ci dice in modo inequivocabile la lingua dei numeri, è da anni uno dei leader indiscussi nel settore agroalimentare italiano, un’ azienda innovativa e altamente specializzata del comparto avicolo, con un fatturato di oltre 1,7 miliardi di euro. Sul territorio nazionale conta 6 stabilimenti di trasformazione alimentare, 3 piattaforme logistiche primarie e 16 centri di distribuzione tra filiali e agenzie, e circa 9.000 addetti. I dipendenti dello stabilimento di Monteriggioni dal mese di marzo svolgono soltanto 2/3 giorni di lavoro anziché 5/6 perché, ha spiegato l’azienda in uno degli ultimi incontri con i sindacati, nell’ultimo periodo la domanda di tacchino si sarebbe abbassata. Come dire, insomma, che l’azienda sta attraversando una fase critica e questo rende precario il futuro delle oltre 200 persone di varie zone della provincia senese che lavorano nel polo produttivo di Monteriggioni.