
I poliziotti del commissariato
di Laura Valdesi
Si trova già a Dakar, in Senegal, il giovane straniero che per mesi aveva terrorizzato Chianciano. Botte, danneggiamenti, lesioni. Negli ultimi tempi dormiva in una tenda nel parco a valle, in passato si era arrampicato persino su un albero in viale della LIbertà, diventato la sua dimora. Un caso clamoroso, quello del senegalese che aveva anche danneggiato le macchine della Misericordia. Nell’aprile scorso il questore emise il foglio di via per 4 anni, in quanto ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica. L’ultima bravata era stata quella di girare con una mazza, spaccando vetrine e un distributore automatico. Un atto, il foglio di via, che preludeva al rimpatrio. Intanto l’uomo si era allontanato in treno, dopo essersi recato alla stazione. Da allora sono circolate tante voci, qualcuno giurava di averlo visto in paese, ormai molto tempo fa.
"E’ stato scortato dalla polizia fino all’aeroporto di Fiumicino e rimpatriato in Senegal uno straniero di 30 anni che ha aderito al progetto di rimpatrio volontario assistito", l’annuncio ieri della questura che riguarda il giovane. E che mette la parola fine su un periodo molto delicato nella cittadina, dove si era creato grande allarme sociale con la questione finita anche in consiglio comunale.
Il giovane, soggiornava regolarmente in Italia per protezione sussidiaria dal 2022, era anche titolare di un permesso di soggiorno rilasciato dall’Ufficio immigrazione di Siena. Pur avendo rispettato la misura di prevenzione si era rivolto al commissariato di Chiusi. Da qui è partito il progetto avviato dalla prefettura, tramite l’organizzazione internazionale per le migrazioni, che ha portato alla revoca del permesso di soggiorno da parte del questore a seguito della rinuncia dell’uomo alla protezione sussidiaria. Mercoledì il 30enne è stato imbarcato su un volo per Dakar.