REDAZIONE SIENA

Ave Maria in lingua sarda, omaggio a De André

L’etnomusicologo Marco Lutzu incontra il musicista Mark Harris che ha cantato il brano nel disco L’Indiano e nell’ultimo saluto a Fabrizio

di Antonella Leoncini

Grande musica all’Università con Marco Lutzu etnomusicologo che lunedì 12 aprile, alle 18, incontrerà il musicista Mark Harris. Cosa unisce Lutzu, studioso di musica e tradizioni popolari, soprattutto della Sardegna, al tastierista, arrangiatore e compositore statunitense, anche affermato polistrumentista e produttore discografico di musica leggera italiana? ‘Deus ti salvet Maria’, l’Ave Maria sarda, uno dei canti più eseguiti e tra i più conosciuti oltre i confini regionali, consacrata a livello nazionale da Fabrizio De André. Inserì una versione dell’Ave Maria sarda nell’album ‘L’Indiano’, realizzato dopo il sequestro, cantata da Harris che poi la suonò in occasione del funerale del cantautore genovese. Lutzu ha dedicato al canto il libro, appunto il ‘Deus ti salvet Maria. L’Ave Maria sarda tra deviazione, identità e popular music’, con cd. Tante ed interessanti coincidenze che valgono l’incontro con Lutzu e Harris organizzato, patrocinio Università di Siena, del Dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali, dalla Fondazione Fabrizio De André, a cura della direttrice Giulia Giovani, dalla Società Italiana di Musicologia, con la rivista ‘Semicerchio. Rivista di poesia comparata.

Il libro?

"Ripercorre — dice Lutzu — la storia del ‘Deus ti salvet Maria’, canto il cui testo, di origine seicentesca, è attribuito al padre Innocenzo Innocenti. Dopo aver circolato per oltre due secoli in ambito religioso, dalla seconda metà del Novecento è entrato nei circuiti della popular music nazionale. Tra le tappe che hanno portato il brano al successo, è fondamentale l’attenzione di Fabrizio De André. Numerose in epoche più recenti, le interpretazioni di altri noti musicisti tra cui Paolo Fresu ed Elena Ledda, Clara Murtas ed Ennio Morricone, Antonella Ruggiero, Savina Yannatou. Oltre 190 incisioni del canto dal 1938 ai giorni nostri".

Mark Harris?

"Ho conosciuto e intervistato il musicista durante la ricerca per il mio libro. Lunedì racconterà del suo rapporto con il ‘Deus ti salvet Maria’. È stato molto bello per me, da sardo, scoprire la competenza di Harris sulla musica della mia isola, dovuta a una passione che il musicista americano coltiva fin dagli anni Settanta".

Perché l’artista americano canta in lingua sarda ‘Ave Maria’ nel disco di De André?

"Fu il musicista scelto per curare l’arrangiamento dell’album ‘L’Indiano’. De André realizzò un disco che tracciava un parallelo tra il popolo sardo e i nativi americani, descritti come vittime di oppressione. La scelta di inserire nella tracklist il più noto tra i canti religiosi in lingua sarda era funzionale all’esigenza narrativa. Durante la produzione del disco, fu deciso di far cantare l’Ave Maria da Harris".

Il rapporto oggi tra musica o religione?

"‘Deus ti salvet Maria’ è un caso interessante. Da un lato, dopo che inizia ad essere inciso su disco diviene a tutti gli effetti una canzone che risponde alle logiche della popular music. Dall’altra, l’Ave Maria sarda non ha mai smesso di essere un canto funzionale, che ancora oggi si esegue in vari contesti (www.unisi.it - youtube e facebook).