Con l’inizio delle scuole, oggi, entrano in vigore anche i nuovi orari di Autolinee Toscane. Il servizio ha subito alcune implementazioni, anche in relazione all’aumento dei prezzi deciso da Regione Toscana lo scorso luglio, con il biglietto ordinario urbano passato da 1 euro e 50 a 1 e 70. In merito ai rincari, al coro dei lamenti di studenti e genitori delle scuole secondarie, si aggiungono anche le voci degli universitari. "Oltre all’inflazione, la mancanza di residenze e l’aumento del costo della mensa, dobbiamo fare i conti con l’aumento delle tariffe per gli autobus. Per evitare ulteriori proteste dalla popolazione studentesca, subito dopo l’annuncio degli aumenti, l’Ateneo ha inviato una mail ribadendo le convenzioni sui trasporti già esistenti – ha spiegato Valeria Giambenedetti, rappresentanti degli studenti al Tavolo trasporti dell’Università -. Tuttavia, si tratta di una serie di sconti esistenti per l’intera comunità universitaria, e non relativa a un programma specifico dell’Ateneo, nel caso della carta freccia Trenitalia, oppure di piccole riduzioni di prezzo su Flixbus e Itabus, spesso non disponibili nel periodo di ritorno a casa dei fuorisede (dicembre, Pasqua, agosto) e di una timida scontistica di Tiemme in collaborazione con l’Ateneo per la tratta Siena-Fiumicino Aeroporto. Dobbiamo considerare che all’aumento dei prezzi non è stata accostata né prevista una implementazione della qualità del servizio". Una situazione di apparente immobilità del sistema che va a discapito degli studenti, già alle prese con l’aumento generale del costo della vita. "I lavori del Tavolo Trasporti – ha concluso Giambenedetti -, che hanno come obiettivo una convenzione quadro tra Ateneo, Dsu, Comune e Autolinee Toscane, sono bloccati per via dell’assenza al Tavolo degli enti interessati oltre che dell’Ateneo". Oggi a Firenze il presidente della Regione Giani presenterà un accordo sui trasporti scolastici e universitari.
Eleonora Rosi