Ateneo, i conti in ordine. L’utile di 7,6 milioni finanzierà gli interventi sui poli della didattica

Il rettore Di Pietra, la dg Sassi e i delegati Ruggiero e Medaglini spiegano il bilancio 2023. "Proventi saliti a 207 milioni, grazie al Pnrr. Aiuti agli studenti per 35 milioni. Nel 2027 estingueremo tutti i mutui".

Ateneo, i conti in ordine. L’utile di 7,6 milioni  finanzierà gli interventi sui poli della didattica

Ateneo, i conti in ordine. L’utile di 7,6 milioni finanzierà gli interventi sui poli della didattica

Il consiglio d’amministrazione aveva approvato il bilancio 2023 da pochi minuti. Il rettore Roberto Di Pietra ha chiamato un ’time out’ e ha presentato i conti dell’ateneo, assieme alla direttrice generale Beatrice Sassi, al delegato al bilancio, Pasquale Ruggiero e alla prorettrice con delega ai progetti Pnrr Donata Medaglini. "E’ un bilancio che conferma la solidità di un’Università che genera utili dal 2017 - è l’incipit del rettore - anche se non è questo il suo compito. Il risultato economico di 7 milioni e 600mila euro, che tiene conto anche dei proventi straordinari per la vendita del polo didattico al Policlinico, conferma una duratura capacità amministrativa e gestionale". L’ateneo ha le idee chiare su cosa fare di quei 7,6 milioni di utili. "Sarà destinato a investimenti sul nostro futuro, quelli previsti nel piano triennale degli investimenti, con impegni da circa 9 milioni di euro. L’edilizia universitaria - ricorda Di Pietra - è cofinanziata dal ministero, parte delle spese per gli interventi è a carico dell’ateneo. I progetti del nuovo Polo didattico e gli interventi sul polo di San Francesco, San MIniato, Mattioli e Funaioli-Mazzi saranno i destinatari dell’utile 2023".

Le altre voci di bilancio positive sono i proventi, saliti da 192 a 207 milioni di euro, un aumento simile sul fronte dei costi, saliti da 180 a 193 milioni. Differenze generate soprattutto dalle risorse per i progetti Pnrr. "E’ la prova che l’università utilizza i fondi del Pnrr - precisa il rettore - in contrasto con la narrazione che punta l’indice contro sprechi e investimenti mancati. Il sistema universitario è virtuoso, l’ateneo senese anticipa persino i fondi per dare corpo ai progetti. Abbiamo 104 giovani ricercatori reclutati, 53 legati ai progetti Pnrr".

Per questo i costi del personale sono saliti da 103 a 109 milioni in un anno. Anche se l’indicatore delle spese del personale si attesta su un 65,84%, ben al di sotto del tetto dei decreti, l’80%. Così come sono cresciute le misure a sostegno della comunità studentesca, dai 22 milioni stanziati nel 2017 ai 35,6 milioni del 2023. Compresi gli utili per aiutare studenti e studentesse, oltre a docenti, rifugiati e provenienti dalle università palestinesi.

La direttrice generale Beatrice Sassi non si prende nessun merito del bilancio 2023, essendo entrata in carica il 1° marzo. Ma loda la trasparenza e la bontà dei conti. Mentre il delegato del rettore al bilancio, Pasquale Ruggiero, non è preoccupato dell’indice di indebitamento, 15,54%, che sfora il tetto ministeriale del 15%. "Nel 2027 l’Università estinguerà tutti i mutui - annuncia il docente - che sono accesi da tanti anni e l’indicatore scenderà a zero. Potremo tornare a fare mutui, dopo aver rimborsato i 20 milioni che restano, al ritmo di 7 milioni l’anno. La nostra situazione di cassa è monitorata puntualmente: quest’anno la liquidità è aumentata di 10 milioni di euro, dai 22 milioni del 2017 siamo passati a 89,5 milioni in cassa nel 2023. Abbiamo investito 8 milioni in attrezzature scientifiche, 4 milioni in più in un anno. E gli investimenti in fabbricati sono saliti da 7 a 10 milioni".

L’altro focus brillante è il capitolo Pnrr, snocciolato dalla prorettrice Medaglini: "L’ateneo ha attratto 64 milioni di euro per i progetti e per gli spoke sull’agroalimentare, la medicina e le scienze. Circa il 50% è destinato al personale, circa 16 milioni per reclutare ricercatori. Abbiamo già 53 ricercatori, oltre a 45 assegni di ricerca, 39 borse di dottorato, 8 posti di tecnologo e 9 di ricerca. Oltre 150 giovani immessi nell’ateneo, grazie agli anticipi che abbiamo effettuato, ben 36 milioni e mezzo di euro. Abbiamo impegnato oltre il 60% del budget del Pnrr".