Eleonora Rosi
Cronaca

Siena, elezioni sospese all’Università. “Gravi comportamenti”

Decreto del rettore per fermare il rinnovo degli organismi studenteschi. Cravos e Gioventù universitaria perplessi sullo stop, per Link “privacy violata”

Il rettore Roberto Di Pietra

Il rettore Roberto Di Pietra

Siena, 29 novembre 2024 – L’anno accademico appena inaugurato inizia in un clima di tensione all’Università degli studi. Ancora una volta è la politica a far saltare i meccanismi dell’Ateneo. Martedì e mercoledì gli studenti sono stati chiamati a votare i propri rappresentanti in vari organi, dai consigli di dipartimento, al cda di Ateneo, al consiglio territoriale studentesco. Ma le elezioni sono state dapprima sospese, con il portale dell’ateneo che ha smesso di consentire le votazioni, poi, il giorno dopo, cioè ieri, con un decreto sono state ufficialmente annullate. Sarebbero infatti giunte all’amministrazione dell’Ateneo “segnalazioni di gravi e diffusi comportamenti ascrivibili ad una parte del corpo elettorale e riferibili ad alcune associazioni studentesche all’apertura dei seggi telematici” ha fatto sapere l’Università con una nota. “I comportamenti sono descritti nelle segnalazioni come altamente lesivi del diritto di esprimere liberamente il proprio voto e come tali più che idonei a inquinare i risultati – specifica l’Università –. Tali comportamenti saranno portati al vaglio degli organi di disciplina interni all’Ateneo e gli atti saranno inviati alle autorità competenti”.

Le elezioni saranno programmate nuovamente in altre date, mentre restano valide le liste elettorali e alle candidature presentate. “Cravos condanna ogni forma di sopruso e di ostacolo all’espressione democratica del voto. – ha detto il rappresentante Samuele Picchianti –. Ma critichiamo la gestione del rettore e la mancata comunicazione con la comunità studentesca e con le liste candidate”. Sulla stessa linea d’onda l’associazione Gioventù universitaria, che fa sapere: “Non sappiamo da chi siano arrivate queste denunce né quale sia l’entità dell’atto coercitivo, ma prendiamo le distanze da chi ha violato la libertà fisica e di pensiero degli studenti. Siamo però in profondo disaccordo con l’avventatezza con cui il rettore ha preso questa scelta, non chiamando a colloquio le liste partecipanti alle elezioni”.

Ad adottare un approccio diverso è Link, la terza lista maggioritaria candidata: “Non si tratta di un semplice atto confinabile a questa tornata elettorale, ma di una serie di pratiche che negli anni sono state fin troppo sminuite dall’Università e dai candidati – ha detto la rappresentante Francesca Parri –. Le liste in questo momento possono vivere male la decisione del rettore, ma chi ha vissuto male questi giorni sono gli studenti che hanno subìto violazioni della privacy e azioni che li hanno costretti a votare senza poter scegliere”.