REDAZIONE SIENA

Arte di Andrea Castelli. Grande bassista rock: "Faccio ancora musica senza compromessi"

Anima libera quella dell’artista senese che ha inciso con grandi gruppi "Guardo alla mia città e cosa vedo? Non c’è un auditorium. E penso alla eccellenze come la Chigiana e il Siena Jazz".

Anima libera quella dell’artista senese che ha inciso con grandi gruppi "Guardo alla mia città e cosa vedo? Non c’è un auditorium. E penso alla eccellenze come la Chigiana e il Siena Jazz".

Anima libera quella dell’artista senese che ha inciso con grandi gruppi "Guardo alla mia città e cosa vedo? Non c’è un auditorium. E penso alla eccellenze come la Chigiana e il Siena Jazz".

Quando si parla di bassisti rock nella nostra città, fra quelli che possono vantare esperienza, stile ma anche duttilità per un percorso iniziato qualche decennio fa, non possiamo che fare riferimento ad Andrea Castelli, che con lungimiranza e poca retorica guarda più che al passato al futuro, spinto sempre da grande entusiasmo.

Citato ed intervistato in "Subway. La storia della musica a Siena", dove si racconta in prima persona dai primi gruppi "da balera" fino ad importanti incisioni a livello europeo. Lo ricordiamo su molti palcoscenici e in varie occasioni che vanno dal prog all’hard rock, passando anche per altri modi di interpretare la musica. Ma sempre proiettato al futuro. Ma una iniziale domanda sul passato non può mancare.

Quali esperienze ricorda con più affetto?

"E’ difficile scegliere tra le esperienze passate, - comincia Castelli - ognuna ha la sua importanza ed un sapore diverso; negli ultimi anni ad esempio con il Rovescio della Medaglia abbiamo fatto molti concerti con orchestre sinfoniche coniugando il rock con la musica classica e suonato insieme ai grandi gruppi del prog rock italiano, ma anche con i Silver Horses abbiamo inciso due dischi con l’inglese Tony Martin (cantante dei Black Sabbath) e fatto concerti con gruppi hard rock della scena mondiale: Europe, Whitesnake, Motorhead,Saxon".

E allora parli del suo presente musicale...

"Adesso con i Silver Horses stiamo promuovendo il nuovo disco uscito per l’etichetta francese Bad Reputation che ha già ricevuto recensioni esaltanti dai giornali del settore in tutta Europa, persino gli inglesi, che non sono teneri, ci hanno dato un bel 9/10. Poi con i miei amici di lungo corso, i Bad Penny Bro, proponiamo un repertorio di rock blues, con il prog dei Leviathan prepriamo il nuovo disco ed infine collaboro facendo volontariato presso il carcere di Santo Spirito dove abbiamo un laboratorio musicale. Insomma non mi annoio".

E qualche sogno nel cassetto da realizzare?

"Non ho sogni, sono appagato da quello che sto facendo, cioè fare musica senza essere sottoposto a compromessi artistici, mi sta bene così!"

Infine la domanda di rito: come giudica la situazione musicale a Siena?

"Hum... scena cittadina, discorso lungo, il declino economico della città non giova, e la tendenza globale con la mancanza di spazi per i giovani, mette in seria difficoltà i molti e bravi musicisti che abbiamo. Basta pensare che con le istituzioni di livello mondiale come la Chigiana o Siena Jazz non ci sia un auditorium, la dice lunga sulla mancanza di sensibilità e lungimiranza delle varie amministrazioni. La scena locale, come in altre città, è in mano ai rari imprenditori di locali che quotano i gruppi in base alle bevute che riescono a procurare; insomma più che appassionati di musica, venditori di birre. Che tristezza".

Massimo Biliorsi