Appelli della cognata dall’Argentina: "Aiutateci, dobbiamo trovarlo"

La donna ha chiesto di condividere la foto e il messaggio in tutta Italia. "C’è una famiglia che l’aspetta"

Appelli della cognata dall’Argentina: "Aiutateci,  dobbiamo trovarlo"

Appelli della cognata dall’Argentina: "Aiutateci, dobbiamo trovarlo"

di Laura Valdesi

SIENA

Una bella foto. Nicola Matias Del Rio sorridente. In un locale davanti ad un aperitivo. Volto sereno e tranquillo. L’immagine che accompagna l’appello lanciato ieri dalla donna che spiega di essere la cognata dell’autista scomparso ormai dal 22 maggio scorso a Castel del Piano. Un messaggio con cui si prova ad estendere il passa parola anche fra gli argentini che vivono nel nostro Paese affinché non si lasci niente di intentato. "Se avete dei familiari, amici che vivono in Italia, per favore aiutatemi a diffondere la voce affinché continuino a cercarlo – le parole sul profilo facebook della donna arrivate anche sull’Amiata –. C’è un’intera famiglia che lo sta aspettando. Aiutare a diffondere aiuta molto. Nico deve apparire! Nico ti aspettiamo. Non ci sono chilometri di distanza se siamo tutti uniti a diffondere". Nell’appello si invita anche a seguire un account appositamente creato su Instagram. La famiglia del 40enne, dunque, anche dalla lontana Argentina prova a mobilitarsi per raccogliere notizie del giovane che era arrivato ad Abbadia San Salvatore di recente riuscendo a trovare un paio di lavoretti in ditte di Piancastagnaio. Un messaggio dal quale si ricava tutta l’angoscia per il silenzio che sembra calato intorno alla scomparsa di Nicolas Del Rio. Anche se le indagini proseguono, seppure nel massimo riserbo. Come se si fosse in una fase delicata perché è passato molto tempo dalla scomparsa. I primissimi giorni sono in realtà fondamentali per imboccare la strada giusta.

L’appello della cognata dell’autista di origini argentine, che viveva ad Abbadia San Salvatore e lavorava dal primo maggio scorso per la ’New Futura’ di Sergio De Cicco, non è caduto nel vuoto. Tantissime le condivisioni nei principali gruppi social latino americani della zona e di varie parti d’Italia. Ma Nicolas, per il momento, non si trova. Così come non c’è traccia del fantomatico Goni, l’uomo con cui ha parlato De Cicco quando Del Rio lo aveva chiamato perché quest’ultimo chiedeva un passaggio per quattro colli di merce per un’azienda in realtà chiusa. Da allora il corriere è svanito nel nulla e con lui le 500 borse griffate che era andato a prendere perché dovevano partire, l’indomani, per il distretto di Firenze-Scandicci. Ritrovate soltanto le scatole vuote quando i familiari e ’Chi l’ha visto?’ iniziarono a fare le ricerche. Poi il silenzio. Anche se sono state certo guardate le telecamere lungo il tragitto fatto da Del Rio con il furgone giallo e bianco della ditta, l’unico che non era geolocalizzato essendo quello di scorta. Impossibile dunque per gli inquirenti ricostruire esattamente il tracciato compiuto quel giorno dall’autista, per la prima volta a fare un servizio da solo da quando era stato assunto. Il padre di Nicolas ha lanciato più volte appelli affinché, se qualcuno ha visto, si faccia avanti. Chiaro che con il passare delle ore e dei giorni cresce l’angoscia dei suoi cari. Possibile che sia stato tenuto chiuso in qualche capannone o locale per tutti questi giorni? Potrebbero averlo portato lontano? Oppure magari ha reagito per impedire la rapina e gli hanno fatto del male? C’è anche il ’giallo’ dello sparo che sarebbe stato sentito non molto distante da dove sono state individuate le scatole delle borse. Oppure c’è dell’altro.