
Caldo come a luglio inoltrato. Temperature bollenti, il sole che picchia forte. Nulla di meglio che trascorrere qualche momento in piscina. Ma quel bagno è risultato fatale per un uomo di 43 anni. Probabilmente è annegato. Sarà comunque l’autopsia ad accertare l’esatta causa del decesso che ha gettato nella disperazione la fidanzata. Ha cercato con tutte le sue forze di salvarlo. Gli accertamenti vengono svolti dai carabinieri, giunti sul posto dopo la tragedia avvenuta in strada di Fornicchiaia, una zona molto bella della città, dove ci sono alcune case e anche qualche struttura ricettiva. Una location splendida per chi ama godersi la campagna senese restando a poca distanza dalla città.
L’allarme poco dopo le 19. Secondo una prima ricostruzione, la ragazza del 43enne l’avrebbe chiamato ripetutamente al telefono. Una volta dietro l’altra, senza però ricevere risposta. Con il passare dei minuti la preoccupazione che sale: cosa può essere accaduto? Si sarebbe precipitata pertanto in strada di Fornicchiaia trovando l’uomo all’interno della piscina.
Disperazione. Panico. Ma oltre a chiamare i soccorsi – il 118 ha attivato poi forze dell’ordine e vigili del fuoco – ha cercato con tutte le sue forze di salvare la persona che amava. Si è immersa nella piscina per sorreggere il 43enne fino all’arrivo di ambulanza e sanitari.
Appena è stato tirato su dall’acqua, sia gli operatori del 118 che i pompieri non hanno perso un istante cercando di rianimarlo. Hanno continuato, senza smettere mai,tentando di riportare alla vita il 43enne che si trovava a Siena per lavoro pur essendo originario del Trentino Alto Adige. Hanno provato a gettare il cuore oltre l’ostacolo i soccorritori. Ormai troppo tardi. Non c’era più nulla da fare.
Cosa sia accaduto quando è rimasto solo in piscina nessuno potrà dirlo. Sembra tuttavia che non fosse un esperto nuotatore. Ai carabinieri adesso il compito di raccogliere gli elementi per chiudere il cerchio su quella che sembra essere stata solo una tragica fatalità.
La.Valde