L’ambulanza non c’è: niente visita

Un anziano denuncia l’impossibilità di portare in ospedale la moglie

Un anziano di Poggibonsi non ha potuto portare la moglie in ospedale per una visita perché non c’erano ambulanze disponibili

Un anziano di Poggibonsi non ha potuto portare la moglie in ospedale per una visita perché non c’erano ambulanze disponibili

Siena, 18 aprile 2019 - «Costretto a rinviare una visita per mia moglie a causa dell’indisponibilità di ambulanze». E’ quanto ha segnalato a La Nazione un poggibonsese, l’ottantatreenne Mario Nannetti, che avrebbe dovuto far accompagnare con un idoneo mezzo di trasporto al Policlinico Le Scotte la consorte Dina, dell’identica età, chiamata a sottoporsi a un ecocuore e a un ecocolordoppler negli ambulatori del terzo lotto. Nessuna prestazione, però, si è concretizzata.

«Tutto per via della mancanza di veicoli nel giorno e nell’orario stabiliti», ad ascoltare il racconto del pensionato che si è rivolto al giornale per denunciare l’accaduto. Riconoscendo comunque i meriti alle associazioni di volontariato impegnate sul territorio, pronte quotidianamente a confrontarsi con le crescenti esigenze della popolazione. «Ero in possesso di una regolare richiesta del medico di famiglia per il viaggio in ambulanza a Siena – afferma Nannetti, noto a Poggibonsi per i suoi trascorsi al pubblico in varie attività commerciali – e quindi il giorno precedente all’accertamento previsto per mia moglie, ho fornito telefonicamente al Servizio ambulanze dell’Azienda Usl i miei dati e l’orario della visita. In attesa di una risposta.

Nel pomeriggio mi è stato comunicato al cellulare, dallo stesso settore, che all’indomani mattina non sarebbero stati a disposizione mezzi attrezzati per il trasferimento da Poggibonsi a Siena. Sono rimasto sorpreso: per quale motivo non poter contare su una prestazione così importante, come il trasporto di un’anziana ammalata in occasione di una visita? Mia moglie è affetta tra l’altro da problemi cardiaci e deve controllarsi in maniera periodica.

Amareggiato, non ho potuto far altro che disdire l’appuntamento già preso alle Scotte. Sperando – conclude Nannetti – in una nuova data non troppo distante nel tempo». L’Azienda Usl, ente al quale è stato portato all’attenzione il caso, replica mettendo in evidenza dal canto suo i margini ristretti tra la richiesta del viaggio e la visita: «La prenotazione – si spiega – è stata effettuata alla centrale di secondo livello di Siena il 10 aprile per una visita prenotata presso Le Scotte il giorno 11. L’operatore di centrale, nonostante abbia fatto tutto il possibile per gestire tale trasporto, non ha trovato associazioni libere per l’orario, le 11, e il giorno richiesti. E all’operatore – conclude l’Azienda – non è restato a quel punto che comunicare l’impossibilità del trasporto per la mancanza di mezzi».