FEDERICA DAMIANI
Cronaca

Altra sorpresa nell’antico Santuario. Spunta la statua in marmo di Apollo

L’opera è il risultato degli scavi a San Casciano dei Bagni: rappresenta il dio che caccia una lucertola

Altra sorpresa nell’antico Santuario. Spunta la statua in marmo di Apollo
Altra sorpresa nell’antico Santuario. Spunta la statua in marmo di Apollo

C’è grande emozione a San Casciano dei Bagni, ancora una volta balzata agli onori della cronaca grazie ai ritrovamenti del Bagno Grande. Ieri, è stato annunciato il risultato della campagna di scavo 2023 del Santuario ritrovato, che si è conclusa il 14 ottobre scorso dopo tre mesi di ricerche. Una statua di Apollo in Marmo, alta 1,76 cm troneggia nelle foto e nei racconti degli archeologi che, per primi, l’hanno toccata. Emanuele Mariotti, direttore degli scavi, ricorda la scoperta: "In quel punto della vasca l’acqua sgorga a 30 litri al secondo. Improvvisamente sono comparse due gambe. Erano nascoste da una colonna calata in verticale proprio per chiudere e sigillare tutto – spiega – quando ce le siamo ritrovate davanti è stato pazzesco. Dietro alle gambe, tuffato a testa in giù è venuto fuori il busto e poi un piccolo altare, in una sequenza incredibile".

La statua rappresenta Apollo che caccia una lucertola mentre si arrampica su un tronco ed è certamente copia di un bronzo del greco Prassitele. Ancora mancano la testa e l’albero ma gli archeologi sono certi che li troveranno. La lucertola nel mondo antico veniva associata alle cure oftalmiche che qui venivano esercitate. Un Apollo quindi che cura e, ancora una volta, protegge dal male. La statua fu spezzata al momento della chiusura del santuario agli inizi del V secolo d.C. per effetto della cristianizzazione.

"Un’ulteriore prova del valore sacro che qui si dava all’acqua calda della sorgente – sostiene il professor Jacopo Tabolli dell’Università per Stranieri di Siena – E’ stato anche ritrovato un raro esempio di donario bilingue con il nome della fonte che costituisce la prova tangibile del multiculturalismo e del plurilinguismo in antichità a San Casciano dei Bagni. L’Università per Stranieri di Siena è impegnata a fare di quest’esperienza un’occasione didattica unica per studenti che da tutto il mondo scelgono di venire a fare ricerca con noi". Il direttore generale Archeologia del ministero della Cultura Luigi La Rocca parla del grande progetto del Parco Archeologico che nascerà a San Casciano per offrire ai visitatori un ‘bagno nella storia’ e che vedrà un investimento di 5-6 milioni di euro in 3-4 anni di lavoro. Per il direttore generale dei Musei Massimo Osanna la priorità sarà l’allestimento e l’apertura del Museo, la cui sede è stata già individuata. I tempi in questo caso dovrebbero essere più brevi: "Un anno dall’avvio del cantiere". Nel frattempo i bronzi, esposti al Quirinale fino al 22 dicembre, troveranno uno spazio privilegiato nel Museo Archeologico di Napoli. "Credo sia una scelta azzeccata – dichiara la sindaca di San Casciano Agnese Carletti –. Il Mann di Napoli è un grande museo che darà un’importante visibilità ai nostri bronzi. Spero che il museo qui nasca in tempi brevi per rivederli presto a casa. Un grande progetto che passo dopo passo prosegue e per la cui realizzazione, sempre di più, è essenziale il sostegno del ministero della Cultura".

Per Ada Salvi funzionaria e Gabriele Nannetti a capo della Soprintendenza di Siena, Arezzo e Grosseto, "la complessità di gestione dei progetti che sempre più si stanno delineando attorno all’area archeologica e al futuro Museo di San Casciano viene affrontata dalla nostra istituzione in un’ottica di reciproco supporto e collaborazione virtuosa con gli altri attori, esterni e interni al ministero. La prosecuzione delle indagini nell’estate 2023 ha consentito ulteriori passi verso la comprensione di un sito che fa emergere la complessità e la pluralità degli aspetti che nell’antichità erano legati alla cura del corpo e dell’anima. Ma lo scavo è solo la “punta dell’iceberg” di tutte le altre attività, tra cui la prosecuzione del restauro dei bronzi".