ELEONORA ROSI
Cronaca

Alluvione, la memoria da salvare. Nel fango archivi storici e recenti

Deposito a Campi Bisenzio, il docente dell’Università per stranieri Bettarini e la corsa contro il tempo

Alluvione, la memoria da salvare. Nel fango archivi storici e recenti

In prima linea a combattere contro il tempo e gli elementi, per salvare gli importanti archivi sommersi dall’alluvione dello scorso venerdì, c’è Francesco Bettarini, archivista e docente all’Università per stranieri di Siena, a lavoro nella sede di Campi Bisenzio della Archivi Spa. L’azienda custodisce e conserva alcuni archivi della Toscana, appartenenti a Comuni e aziende private e, come molte altre aziende della zona, è stata sommersa e devastata al piano terra dalla piena del fiume Bisenzio.

Bettarini è sul campo e sta seguendo il dialogo con la Soprintendenza. "Io sono sul posto a Campi, si tratta di uno stabile industriale grosso e solamente il piano terra è stato allagato, il quadro del problema lo stiamo avendo piano piano – spiega –. C’è un archivio in particolare, cioè quello storico del Comune di San Marcello Pistoiese, che era pronto per ripartire ed essendo sul camion, purtroppo, ha preso l’ondata piena. Questo ha un problema di urgenza, mentre stiamo liberando dall’acqua la gran parte della documentazione che si trovava nello stabile". La piena del fiume Bisenzio ha invaso l’azienda nella notte fra giovedì e venerdì 3, creando un effetto onda che è riuscito a sfondare i grandi portoni alti più di 6 metri ed allagando lo stabile fino a oltre un metro e sessanta di altezza.

"Tutto il materiale è salvabile – ha rassicurato Bettarini –, ci stiamo lavorando incessantemente da venerdì scorso con volontari e dipendenti, quello di cui abbiamo bisogno è un sostegno per avere celle di congelamento e impedire che le muffe si propaghino". La situazione dunque è migliore di quanto ci si potrebbe aspettare, dato che tutti i documenti nei piani superiori sono salvi e che praticamente tutto è recuperabile, anche se non è ancora facile capire cosa è stato danneggiato e cosa no.

"Nello stabile ci sono degli archivi senesi, per esempio quelli delle Decime di Sinalunga e Torrita, ma è difficile dire al momento se sono o meno totalmente al sicuro – ha detto Bettarini –. Stiamo finendo di definire cosa si è salvato e cosa invece è danneggiato e va salvato. A parte pochi archivi storici, si tratta principalmente di archivi di deposito dei Comuni, che raccolgono materiale degli ultimi cento anni oggetto di inventariazione".

Quello che è accaduto a Campi Bisenzio serve da monito. Anche in queste ore è in vigore l’allerta meteo e c’è tanta preoccupazione per ciò che può succedere. La speranza è che non si ripetano le stesse scene viste tra Firenze e Prato, per il bene di persone, animali e cose, tra cui anche gli archivi che racchiudono parti importanti della nostra storia.