
La Toscana si conferma al top per gli agriturismi e la provincia di Siena ha un ruolo di spicco. È stato pubblicato dall’Istat ’Le aziende agrituristiche in Italia’, prezioso report che fa il punto della situazione di un settore che nel 2021 è in ripresa "sia in termini di una positiva dinamica demografica delle aziende, sia in relazione al numero di agrituristi ospitati nelle strutture, sia infine per la crescita del valore economico delle aziende".
Nel 2021 tra gli 11 Comuni italiani con almeno cento strutture ci sono anche Montalcino, Montepulciano e San Gimignano, mete amate da visitatori italiani e stranieri. Segnali positivi dopo il periodo del lockdown. A livello nazionale si segnala il ritorno degli agrituristi stranieri e il consolidamento della presenza degli italiani. Nel 2021 gli arrivi nelle strutture agrituristiche hanno oltrepassato i 3 milioni (+36,9% sul 2020) anche se nel 2019 furono 3,2 milioni. La Toscana è leader per l’attrattività, l’offerta diversificata e multifunzionale è sicuramente un valore aggiunto senza dimenticare che la regione è ricca di strutture con alloggio la cui presenza maggiore è nel Centro (40,1%) con il 23,8% proprio in Toscana. Siamo in testa anche per quanto riguarda la densità con 23 aziende per 100 kmq. "La Toscana - spiega Federico Taddei, presidente Cia Siena - è capofila a livello nazionale e Siena e Grosseto sono le province più importanti. La qualità dei servizi si sta alzando, non c’è più il solo pernottamento ma anche corsi di cucina, ristorazione e degustazioni. Ci sono dei picchi come Montepulciano, Montalcino, San Gimignano ma anche Castellina in Chianti e Monteriggioni, e si generano effetti anche nei comuni limitrofi. La Valdorcia è in grande crescita. Quest’anno è positivo a livello di presenze turistiche".
Qualche considerazione sugli scenari presenti e futuri del settore. "Intanto dico che un’offerta turistica ampliata e diversificata può aumentare soltanto la domanda, non vedo il problema della concorrenza. L’importante - conclude Taddei - è proporre servizi di qualità ma anche ottenerli perché alcuni sono ormai essenziali: penso, ad esempio, alle infrastrutture telematiche e di altro tipo".
Luca Stefanucci