Affitti? Pochi, maledetti e non subito "La città pensi di più ai suoi studenti"

Con il taglio degli alloggi le rappresentanze dei ragazzi chiedono soluzioni: "A rimetterci saranno le iscrizioni"

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Dal lusso del trilocalino con affaccio su Piazza del Campo a 970 euro al mese a patto di sloggiare nei giorni di Palio, fino ai 700 euro al mese, bollette escluse, per due stanze, 55 metri quadrati, zona Fortezza. Passando per la soluzione che tantissimi studenti scelgono: il posto letto con bagno condiviso, magari in centro, strappabile con 450 euro a Porta Camollia. O anche con 350 (spese escluse) a San Prospero. Il viaggio nella giungla degli affitti per studenti e lavoratori non sfiora i prezzi choc di Roma dove una stanzina in piazza di Spagna viene a 720 euro al mese e una nel rione Monti però col lusso del bagno privato, 2.500. Ma, come rendita di posizione, fa a gara con Firenze. Per capirlo abbiamo passato ai raggi X oltre 50 annunci immobiliari, gli stessi con cui parte dei 18mila studenti delle due università devono fare i conti. Il risultato? Una carneficina. Prezzi troppo alti per chi deve pagarsi studi, libri, bollette. Specie ora con la riduzione degli alloggi destinati ai fuori sede, tagliati a soli 650. Un allarme rilanciato da Gaetano Malia, eletto il 30 gennaio presidente del consiglio territoriale studentesco per il controllo della qualità dei servizi.

"Si tratta di una situazione di cui alla lunga – riflette – risente anche l’università di Siena. Chi la sceglie non lo fa solo per didattica, qualità e piano di studi, ma anche per le condizioni di vita che può trovare". E quando queste diventano proibitive, il rischio è un trasloco in città più grandi come Firenze o Pisa. A pesare sono anche i lavori previsti nelle residenze di San Miniato e San Marco, sotto i ferri per l’adeguamento. "Gli studenti devono confrontarsi con un mercato degli affitti troppo caro e spesso saturo. Penso ad esempio a chi fa il test di medicina o professioni sanitarie. I risultati arrivano ad ottobre e la graduatoria è nazionale. Si trovano in grosse difficoltà perché già a settembre il numero delle case a disposizione è ridottissimo". E quelle che ’restano’ sono proposte senza complimenti. "Soprattutto in centro hanno infissi antiquati, in classi energetiche che fanno lievitare le bollette e, a volte, in condizioni al limite della decenza, considerato il prezzo. Spesso poi molti proprietari non vogliono saperne di affittare a maschi". Malia, in una città dove un under 25 su sei è studente, pensa a un accordo fra rettorato e Comune "che magari consenta sgravi ai proprietari di casa che affittano a studenti. Siena, da noi è considerata una bellissima città, a dimensione umana dove i servizi sono a portata di mano. È però innegabile che gli studenti contribuiscano moltissimo alla sua economia e che debba essere fatto di più per venire loro incontro. La popolazione universitaria di Siena è fatta all’80% da fuori sede, spesso giovani che vengono dal centro sud con redditi alle spalle medio-bassi".

Fra le proposte, oltre all’intesa, anche la riapertura della residenza vicino a Palazzo dei Diavoli. Le istanze degli studenti saranno presentate dopo il cda regionale con il Dsu che si terrà a metà febbraio.