Addio don Enzo, correttore vittorioso Ha salvato la basilica di Provenzano

Si è spento a 94 anni il parrocco che per 23 ha guidato la basilica senese. Era "burbero ma generoso"

"Grande affetto per un prete burbero ma generoso che ha vissuto a contatto con la parrocchia", le parole dei fedeli della Basilica di Provenzano per il loro don Enzo. Così lo chiamavano tutti fino a quando, era il dicembre 2010, salutò dopo 23 anni quella chiesa che era stata la sua casa e per cui ha profuso ogni energia. Don Enzo Carli si è spento ieri, aveva 94 anni. E martedì alle 9,30 gli sarà dato l’ultimo saluto. E’ stato grazie alla sua caparbietà se la basilica che il 2 luglio accoglie i contradaioli è così splendida. "Ci pioveva dentro – aveva raccontato a La Nazione – le vecchie anfore erano malsane e rischiavano di franare anche loro. Da qui ho iniziato a lottare per i lavori. Andai dal sindaco, promise che sistemato il Santa Maria avrebbe provveduto. Così fu: grazie all’amministrazione e alla Fondazione Mps trovammo 4 miliardi e mezzo delle vecchie lire. Messo a posto il tetto, portato il riscaldamento e la luce, ma anche le abitazioni dietro avevano bisogno di interventi. Vendetti persino la mia casa di origine a Mensano per raccogliere altri soldi". Appassionato di libri, don Enzo: ne aveva 50 mila, in seminario rinunciava alla merenda per comprarli. Ma era legato a doppio filo anche alle Contrade. Fu lui a benedire il cavallo vittorioso della Lupa nel 1989, arrivato da poco a Siena quando ancora non sapeva cosa fosse il Palio. Poi divenne correttore della Civetta e, finalmente, nel 2009 arrivò il momento del successo di Brio su Istriceddu. "Ci fu un abbraccio intenso con il fantino, di qualche minuto. E il cavallo allungò il muso quando doveva baciare la reliquia, venendo verso di me. Dissi dentro di me ’vince di sicuro’".

La.Valde.