PAOLO BARTALINI
Cronaca

Addio all’uomo che scoprì Camilleri. Lalli pubblicò la sua prima opera

Questa mattina a Poggibonsi il saluto all’insegnante-editore che nel 1978 dette alle stampe il romanzo. Storia di un grande appassionato che pubblicò anche Alda Merini e molti giovani poeti della zona.

Sopra Andrea Camilleri, a sinistra il suo primo libro pubblicato da Lalli editore

Sopra Andrea Camilleri, a sinistra il suo primo libro pubblicato da Lalli editore

Nel suo lungo cammino di editore, affiancato al ruolo di docente di materie letterarie, aveva offerto ad Andrea Camilleri l’opportunità di pubblicare nel 1978 il romanzo d’esordio, ’Il corso delle cose’. Un’operazione di indubbia lungimiranza da parte di Antonio Lalli, scomparso in questi giorni a Poggibonsi all’età di novanta anni.

Il futuro padre del commissario Montalbano lavorava all’epoca in Rai in qualità di autore e produttore di programmi e iniziava a dedicarsi alla narrativa, senza però trovare un editore deciso a scommettere sulle sue potenzialità di romanziere. Antonio Lalli invece scelse di inserire in catalogo l’opera prima dello scrittore e drammaturgo di Porto Empedocle. Stampando il libro gratis, privo di spese a carico dell’autore. Ma a una precisa condizione: menzionare il marchio Lalli Editore nei titoli di testa o di coda dello sceneggiato televisivo, ’La mano sugli occhi’, tratto proprio dal volume di Camilleri. Un piccolo editore capace insomma di aprire le porte, negli allora uffici di via Fiume a Poggibonsi, anche ai grandi non ancora noti al pubblico dei lettori - oltre a Camilleri, si ricorda per i tipi di Lalli, una raccolta di Alda Merini nel 1980 - per non parlare delle occasioni di ingresso nel panorama letterario fornite per esempio nella seconda metà degli anni Ottanta a giovani poeti della zona. Come Fabio Ciofi, tra le voci più apprezzate nel campo della scrittura in versi.

Nato a Castelverrino (Isernia) nel 1934, Lalli diede il via, meno che trentenne, all’attività di insegnante sull’Amiata, ad Abbadia San Salvatore e ad Arcidosso. Quindi la Valdelsa, in cattedra al liceo Alessandro Volta di Colle. Gli allievi della prima B del 1972-73 al Volta, hanno ancora in mente con enorme affetto i suoi metodi di insegnamento innovativi per il periodo, come le ’interrogazioni di gruppo’. A seguire il passaggio all’Istituto tecnico Roncalli a Poggibonsi, fino alla pensione per dedicarsi in toto alla casa editrice attiva dal 1968 a compimento di un sogno cullato insieme con la moglie Fioranna.

Questa mattina l’ultimo saluto, alle 10, nella chiesa dello Spirito Santo a Poggibonsi. Amici e conoscenti si uniranno al dolore della moglie e dei due figli. Antonio Lalli riposerà a Seggiano: una sorta di ritorno in luoghi particolarmente amati negli anni giovanili trascorsi sull’Amiata tra i libri e le aule di scuola.