
«Sempre calmissimo, sempre ordinato, anche nel giubilo è misurato», aveva scritto di lui Emilio Giannelli nel Numero Unico per la vittoria del 1962
Sembrava ormai che per lui il tempo non esistesse più e che anche la morte fosse una distratta alchimia, ed invece Nello Mandarini, uno dei decani della Contrada del Drago, se ne è andato, scomparso nella primissima mattina di ieri. Mandarini era nato il 30 maggio del 1923: aveva compiuto 101 anni portandosi dietro tutti i ricordi di una vita di medico condotto, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1950, quando questo significava muoversi giorno e notte fra città e campagna, una vita quindi spesa a servizio degli altri. Anni in cui è stato anche vicesindaco a Monteriggioni, poi insignito dell’onorificenza di commendatore, con un impegno nella politica nelle file del Partito Socialista. E poi il grande amore per la Contrada, dove era stato fra i dirigenti, fino alla carica di Pro Vicario. Quel Drago piccolo e fiero, che esce dalla guerra e si porta a casa il Palio della Pace. E’ fra i fondatori della "nuova" Società di Camporegio del dopoguerra. Poi il lungo digiuno, la cuffia e quei meravigliosi anni sessanta, dove Mandarini è consigliere di sedia: nel Numero Unico del 1962 "Grancarriera" Emilio Giannelli gli dedica una significativa ed affettuosa caricatura con la frase: "Sempre calmissimo, sempre ordinato anche nel giubilo è misurato". Si è fatto voler bene proprio per il suo stile garbato ed ironico, un affetto condiviso con la moglie Lionilda Cappelli, anche lei donna di scienza, scomparsa lo stesso giorno del 2018. Una vita accanto ai figli Alessandro e Ferdinando, entrambi medici, e poi a tutti i nipoti. Funerale oggi pomeriggio alle ore 15 alla chiesa di San Francesco dell’Alberino. Massimo Biliorsi