
"Siena è più povera, non solo la Giraffa. Con Aldo Brocchi (nella foto) se ne va, e non è retorica, un pezzo della tradizione e della storia della città", dice il priore di via delle Vergini Raffaello Ginanneschi. Che ha dato disposizioni di abbrunare la bandiera quando i è spento il duce storico, burbero e fiero, della comparsa della Giraffa con lui tante volte vittoriosa. Dal Masgalano del settembre 1967 a quello conquistato dalla Contrada nel 1980, c’era sempre Brocchi a ricoprire quel ruolo. Classe 1939, si è spento nella sua abitazione. E’ stato barbaresco, anche vice presidente di società a fine anni ’80, collaborando ripetutamente con il gruppo sportivo. Lui uno dei senesi che si trovavano allo stadio Heysel quando si verificò la tragedia poco prima della finale della Coppa dei campioni nel 1985. Scriveva ieri sui social Federico Neri, ex mangino vittorioso: "Quando mi sono vestito da Duce lo ammetto è stata l’unica volta in cui ho provato ad imitare un’altra persona, quella persona eri tu Aldo". Forte anche il cordoglio dei Fedelissimi perché Brocchi era grande tifoso della Robur e "amico sincero" del Club. La salma arriva oggi alle 12 nel rione e domani alle 14 il funerale nell’oratorio.
La.Valde.