REDAZIONE SIENA

Accusa il marito di maltrattamenti Viene assolto, la moglie nei guai

Il giudice Rocchi ha disposto la trasmissione degli atti al pm per valutare se c’è stata calunnia da parte della donna

Questa volta la storia è (quasi) alla rovescia. Non c’è il marito violento, che alza le mani contro la moglie da cui ora è in fase di separazione. Lui, accusato di maltrattamenti e per questo finito sotto processo, in realtà è innocente. Così ha stabilito il giudice Jacopo Rocchi che, ieri alle 15,40, ha letto la sentenza dichiarando che "il fatto non sussiste". Per contro, adesso iniziano i guai per la moglie perché la procura, a cui dovranno essere trasmessi gli atti, verificherà se c’è stata calunnia da parte della donna e di un’altra persona.

Tensione palpabile, fuori dall’aula al terzo piano del tribunale, mentre si attendeva la decisione del giudice Rocchi. A causa del covid 19 e delle restrizioni che questo comporta il dibattimento avviene ora a porte chiuse. Niente pubblico. La vicenda ricostruita ieri in aula è delicatissima. Perché quando si tratta di violenza sulle donne scatta il cosiddetto ‘Codice rosso’, un percorso rapido e pensato ad hoc per questi casi. Dietro ci sono di solito brutte storie. Stalking, soprusi. Botte ed umiliazioni. Se non peggio. Le accuse di maltrattamenti ad opera del marito iniziano nel 2019. La coppia abita in Valdelsa. Una situazione complessa che culmina a marzo in un episodio che fa traboccare il vaso: l’aveva picchiata, causandole lesioni. Così era scattato il provvedimento di tutela del gip che imponeva al marito l’allontanamento da casa con divieto di avvicinarsi alla donna. Poi il processo ha chiarito che la verità era un’altra. Lo stesso pm Silvia Benetti ha chiesto l’assoluzione con formula piena per i maltrattamenti, ma non per le lesioni. Il giudice Rocchi l’ha disposta anche per queste ultime. Di più. C’è stato il colpo di scena. La moglie dovrà pagare le spese processuali e soprattutto rischia ora, insieme ad un’altra donna, di essere indagata per calunnia. Ipotesi su cui saranno svolte verifiche. Naturalmente viene meno la misura cautelare a cui era stato sottoposto l’uomo, difeso dall’avvocato Michele Cortazzo.

La.Valde.