"Accetto la candidatura a sindaco Al centrodestra chiedo le primarie"

Il doppio annuncio di Massimo Castagnini alla platea delle liste civiche e dei fedelissimi di De Mossi "Lo ringrazio per aver fatto la storia della città e per avermi designato come possibile successore"

Migration

di Pino Di Blasio

Sono soprattutto due gli annunci che Massimo Castagnini fa davanti a una platea di circa 200 sostenitori nella Saletta dei Mutilati. "E’ con gratitudine, umiltà e insieme determinazione che accetto la vostra candidatura a sindaco di Siena" è il primo messaggio. Il secondo è: "Sono disponibile al dialogo, è nella mia natura essere inclusivo. Il civismo che rappresentiamo ha la forza di marciare da solo, se questo dovesse accadere, non per nostra scelta. Ma ha anche la sicurezza e il coraggio di tendere la mano ai nostri attuali alleati. Perché da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano". Vanno letti insieme, corredati dal prologo sull’assenza del sindaco Luigi De Mossi, che ha preferito rinunciare al lancio della candidatura di Castagnini per evitare, o rimandare, uno strappo che sarebbe stato più clamoroso. "Ringrazio il sindaco De Mossi, intanto per aver fatto la storia di Siena 5 anni fa. Poi per avermi scelto come presidente di Sigerico. E infine per aver speso parole generose su di me come possibile candidato sindaco" ha detto Castagnini alla platea nella quale spiccavano tre assessori (Colella, Appolloni e Fattorini), qualche consigliere comunale e tanti esponenti ’civici’. Rappresentati al tavolo da Francesco Giusti, Francesco Oporti e David Chiti delle tre liste dei fedelissimi a De Mossi.

La mano tesa agli alleati è la richiesta di "primarie tra gli elettori del centrodestra, strumento assolutamente innovativo per questo schieramento. Non dobbiamo aver paura del confronto, abbiamo tutti il dovere di fare ogni sforzo per non disperdere il grande lavoro fatto in questi anni, tutti insieme. Siamo disposti a metterci in gioco, pur non avendo la forza strutturata dei partiti".

E’ un appello all’unità da ritrovare, nonostante le crepe vistose in maggioranza e i litigi, talvolta asperrimi, tra il sindaco De Mossi e i rappresentanti dei tre partiti di centrodestra.

Massimo Castagnini fa un appello anche ai rischi di presentarsi divisi alle elezioni. "Io voglio essere un candidato inclusivo, non divisivo. Non voglio dividere la maggioranza, quest’amministrazione ha fatto molto passi in avanti, ma ce ne sono altri da fare. Per il bene della città che non merita di essere riconsegnata al governo di quelle stesse forze politiche che l’hanno così pesantemente danneggiata". Sia al tavolo che in platea c’erano diversi protagonisti delle passate stagioni, ma non era quello il luogo e il momento dove fare certe puntualizzazioni. La sostanza degli annunci di Castagnini alla Saletta dei Mutilati è un tentativo diplomatico ma tenace di convincere i quattro partiti del centrodestra (ieri a supportare la candidatura di Montomoli è stato anche il commissario dell’Udc, Alberto Lucioli) ad accettare le primarie tra elettori per scegliere il candidato sindaco.

Molto probabilmente lo strappo è solo rimandato. La risposta di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia potrebbe essere sia liquidatoria che attendista, per trovare regole su una consultazione preventiva e un duello Montomoli-Castagnini da riservare a elettori e iscritti. In ogni caso la sfida tra i due candidati del centrodestra ci sarà. O prima del voto per le amministrative, o al primo turno delle elezioni. Con inevitabili e prevedibili conseguenze sul ballottaggio.