
Abitare a Colle: scelta di tendenza. Borgo Nuovo e Le Grazie sono le due zone con i prezzi più alti
Colle una delle città più ricercate della Valdelsa dove abitare. Le giovani coppie in particolar modo guardano a Colle Alta. I prezzi, però, non sono identici per tutte le zone. Borgo nuovo e Le Grazie sono sicuramente le zone più care di Colle. Le meno care Gracciano e le zone limitrofe a Piazza Arnolfo. Il dato arriva da un report dalla Fiaip territoriale (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali). Un termometro che dà un’indicazione di quale sia la situazione immobiliare sul territorio colligiano. Il costo al metro quadro sul mercato colligiano è variabile, ma non c’è alcuna ombra di dubbio: Borgo Nuovo e Le Grazie non solo sono le zone più ricercate, ma anche quelle che si attestano ad un prezzo più alto, non solo in quel di Colle, ma quasi in tutta la Valdelsa. "Per quanto riguarda la compravendita il prezzo varia dalle zone – spiega la colligiana Ramona Valceanu, presidente Fiaip del Collegio Interprovinciale di Siena e Arezzo – Il metro quadrato da ristrutturare va dai 700 ai 1350 euro, in buono stato abitabile da 1000 a 1400 euro. Se invece lo stabile è in ottime condizioni, il costo è compreso tra 1400 a 2000 euro, mentre se è nuovo o completamente ristrutturato si va dai 2000 ai 2500 euro. Questo il listino prezzi di Fiaip Monitora usciti a febbraio, ma relativi al 2023. Le zone con i costi più alti e più richieste sono Borgo Nuovo e Le Grazie". Altro interessante dato è che attualmente a Colle sono 500 gli appartamenti sfitti. Si parla anche di ‘paura dell’affitto’, dettata non solo dalla diffidenza di non vedere i pagamenti, ma anche per la consapevolezza che le spese di mantenimento potrebbero aumentare nell’affittarlo. "Sono circa 500 gli appartamenti vuoti – afferma Valceanu –. La legge degli affitti 431/98, conosciuta anche come 4 anni più 4 anni non è aggiornata. Il contesto è totalmente cambiato". E ancora: "Nell’attuale legge il locatore non è tutelato. Ad aumentare le difficoltà è la lentezza dei tribunali per gli sfratti – si evidenzia –. Nella migliore delle ipotesi ci vuole un anno e mezzo per liberare un appartamento. La mancata tutela dei proprietari crea una prospettiva negativa. Accade, così, che i proprietari preferiscono locazioni brevi, sostanzialmente quelle turistiche. Questo rende più sereno anche il locatore. Ma non è la strada per sbrogliare queste difficoltà".
Lodovico Andreucci