
Importanti interventi compiuti per un milione di euro all’ospedale di Abbadia Riapre la sala operatoria chiusa a luglio
di Massimo Cherubini
Dalla prossima settimana riapre la sala operatoria dell’ospedale di Abbadia San Salvatore. Era rimasta chiusa dal luglio scorso per gli interventi di adeguamento alle norme di sicurezza. Riapre la sala operatoria, anche i reparti di medicina e chirurgia sono ormai stati sistemati. Il più dei lavori, costati alla Asl oltre un milione di euro, sono ormai partiti nella parte storica dell’ospedale, in quella dove sono sistemati gli ambulatori degli specialisti. Poi, per finire, i lavori interesseranno anche il pronto soccorso che, comunque, dovrebbe garantire la piena funzionalità. Qualche disagio potrebbe verificarsi, ma l’operatività sarò garantita. "Abbiamo seguito questi importanti lavori che riguardano – spiega Lucilla Romani, assessore alla sanità del comune di Abbadia – in primis la messa in sicurezza dei locali ma anche l’adeguamento, nei reparti di degenza, di alcuni servizi. Questo ulteriore intervento economico della Asl - aggiunge l’assessore – conferma l’impegno al miglioramento delle strutture dedicate ai servizi sanitari per le popolazioni dell’Amiata". Mentre i lavori all’interno dell’ospedale sono nella fase finale presto prenderanno il via quelli nel palazzo dell’ex Ipab di piazzale Michelangelo. Destinato alla Casa di Comunità una delle prime deliberate dalla Regione ma non tra le prime a partire. Il progetto esecutivo è stato approvato di recente. Anche qui una spesa di oltre un milione e mezzo di euro. Per il rifacimento del tetto, della facciata. Per la sistemazione della parte posteriore della struttura. E ancora: sistemazione dei locali interni. Quando tutti i progetti saranno stati realizzati Abbadia San Salvatore, i cittadini dei paesi dell’Amiata, avranno una sorta di "Cittadella sanitaria". Nel raggio di poche decine di metri si potrà usufruire dei servizi dei medici di base, degli specialisti, del consultorio, delle attività sociali. Poco sopra piazzale Michelangelo c’è l’ospedale con tutti gli altri servizi sanitari. Mancano, come purtroppo accade in molte altre realtà. il personale medico e quello sanitario più in generale. Con una condizione geografica – posto di montagna – che non attrae l’interesse né di chi è agli inizi della carriera né di chi potrebbe trovare un posto da primario. Ma gli operatori dell’ospedale di Abbadia San Salvatore non abbassano mai la guardia.